di Andrea Pellegrino Pontili, concessioni e porticciolo di Santa Teresa. Per l’Autorità Portuale di Salerno c’è un nuovo provvedimento. Questa volta è del Tar di Salerno che ha disposto verificazioni in merito a concessioni, spostamenti di pontili e realizzazioni di opere a Santa Teresa e sui moli, con particolare attenzione alla zona del prolungamento della banchina della Stazione Marittima (Molo Manfredi). In pratica tutto quanto previsto dalla delibera del comitato portuale dell’autorità portuale di Salerno numero 17/2014 impugnata dalla “Nautica Salerno Mare s.r.l”, “Ormeggi Autuori” e Consorzio Salerno Charter al Tribunale amministrativo di Salerno che ora ha emesso la sua prima ordinanza. Saranno i verificatori (così come avvenuto per la vicenda Crescent su ordine del Consiglio di Stato), a rispondere ai dubbi sottoposti dall’autorità giudiziaria amministrativa. Al centro la decisione dell’Autorità portuale di Salerno, guidata da Andrea Annunziata (e difesa dall’avvocato Barbara Pisacane) di rimodulare i pontili lungo il molo Manfredi, creando trasferimenti e riduzioni che non avrebbero accontentato tutti. In particolare, le verifiche affidate dalla Capitaneria di Porto di Napoli dovranno accertare «la possibilità di realizzare soluzioni alternative meno invasive per le società ricorrenti (Nautica Salerno Mare s.r.l, Ormeggi Autuori e Consorzio Salerno Charter) e per i titolari degli altri pontili in concessione, sembra nel rispetto del pubblico interesse e la sussistenza dei titoli abilitativi in relazione a tutte le concessioni interessate dal progetto di riqualificazione». Il tutto dovrà avvenire entro il 10 ottobre 2015 mentre la relazione conclusiva dovrà essere depositata entro il 10 novembre. L’udienza di discussione del merito si terrà, invece, il 28 gennaio 2016. Tra i motivi di annullamento della delibera anche la presenza di Agostino Gallozzi al comitato portuale come rappresentante della Camera di Commercio di Salerno, pur essendo socio di maggioranza del Marina D’Arechi. Ed i ricorrenti appunto tirano in ballo proprio la Gallozzi Group s.p.a. e la società Marina D’Arechi, entrambe rappresentate da Agostino Gallozzi. Gli armatori, in buona sostanza, contestarono un conflitto di interessi dell’imprenditore salernitano: da proprietario del Marina d’Arechi – scalo che, a conti fatti, sarebbe risultato avvantaggiato dalla riduzione del 16% dei pontili con il conseguente trasferimento dei diportisti sulla litorale est della città – non avrebbe potuto prendere parte alla votazione, proprio perché direttamente coinvolto nella questione. Ma questa è solo l’ultima vicenda, in ordine di tempo, che tocca l’Authorty di Annunziata. Sempre nella zona di Santa Teresa (darsena e molo) c’è l’inchiesta della magistratura penale sulle concessioni demaniali rilasciate nel corso degli ultimi anni alle società marittime ma anche al comune di Salerno per la realizzazione dei parcheggi al di sotto della Piazza della Libertà (i cui lavori sono allo stato ancora fermi). Il tutto mentre si complica la vicenda Porta Ovest (opera appaltata dall’Autorità Portuale) dove il cantiere resta ancora sotto sequestro.
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