di Erika Noschese
Mentre si sprecano gli appelli ad una azione amministrativa in continuità con la giunta regionale De Luca, il candidato presidente della coalizione di centrosinistra Roberto Fico sembra voler prendere sempre di più le distanze. L’ultimo atto la decisione di non far sedere al tavolo programmatico esponenti della giunta uscente. A raccontarlo, attraverso i canali social, l’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo, oggi prossimo ad una candidatura con Forza Italia a Napoli. «Roberto Fico e il suo entourage annunciano che al tavolo programmatico non vogliono esponenti della Giunta uscente. Stia sereno il Presunto Presidente in Pectore: non mi sarebbe mai passato per la testa di sedermi a un tavolo dove l’improvvisazione, mascherata da moralismo, e la ricerca del potere a ogni costo valgono più della competenza e della serietà – ha detto Caputo – Con l’“uno vale uno” già immagino la rivoluzione: un metalmeccanico a occuparsi di sviluppo rurale, un filosofo medievale a guidare lavoro e sviluppo economico, un operatore turistico a ridisegnare la scuola e un influencer social a gestire bilancio e trasporti. La competenza? Un dettaglio superfluo.Per questo non ritengo utile impiegare tempo ed energie nel tentativo di illustrare, in uno o due incontri tra convenevoli e incomunicabilità, quanto realizzato in questi anni dall’amministrazione De Luca. Sei anni di lavoro sull’agricoltura mi hanno insegnato che la complessità e la profondità di un settore strategico non si spiegano in un briefing, né si colgono senza la volontà e la capacità di ascoltare». L’assessore ha poi raccontato l’evento tenutosi a Palazzo Reale durante il quale è stato presentato un nuovo modello fondato su innovazione, sostenibilità e filiere. «Eppure, anche quel tempo non è bastato per restituire la portata delle trasformazioni avviate. Io al teatrino dell’improvvisazione non sono mai appartenuto. Non appartengo oggi e non apparterrò mai, neppure turandomi il naso come tanti che stanno svendendo la propria storia in cambio di un posto al sole – ha poi aggiunto – Mi auguro, con sincerità, che chi verrà dopo di noi sappia custodire con cura ciò che abbiamo costruito». E ancora: «Per facilitarne la comprensione, regalerò al candidato una copia del volume Campania Mater: in quelle pagine ci sono i dati, le idee, la passione. C’è la Campania che abbiamo immaginato e, passo dopo passo, realizzato. Proseguo il mio cammino con la stessa coerenza, passione e impegno che hanno sempre guidato ogni mia scelta. Non ho mai ceduto all’opportunismo né alle mode del momento, e non inizierò ora. Credo nella responsabilità, nella competenza, nella dedizione quotidiana al bene comune – ha poi aggiunto l’assessore all’Agricoltura – Agli improvvisatori seriali, a chi si affaccia alla guida della cosa pubblica senza visione né radicamento, lascio un auspicio: che non facciano troppi danni alla Campania. La nostra terra merita rispetto, non improvvisazione e slogan. Merita una politica che conosca i territori, le persone, le fragilità e le potenzialità di ogni angolo della regione». Nel corso del primo incontro della coalizione di centrosinistra, infatti, Fico aveva annunciato la volontà di mettere in campo cinque tavoli tematici sul programma: lavoro, ambiente, infrastrutture, sviluppo economico e aree interne sono le priorità individuate. A questo punto, tavoli che non vedono gli assessori regionali presenti, impossibilitati dunque a raccontare quanto fatto fino ad ora per la Campania e quali iniziative potrebbero essere portate a termine, in caso di vittoria di Fico chiaramente, a breve e medio termine.





