Castellabate. Di Nome presidente di commissione - Le Cronache Attualità
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Castellabate. Di Nome presidente di commissione

Castellabate. Di Nome presidente di commissione

di Arturo Calabrese

L’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate ha una nuova commissione di riserva. Lo ha deciso il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. Alla guida dell’organismo è stata nominata Pamela Di Nome, in rappresentanza del Ministero, con funzioni di presidente. Della Commissione fanno parte anche Pietro Vuolo sempre per il dicastero, Dalila Clementina Russo per il Comune di Castellabate, il Capitano di Corvetta Corrado Pisani della Capitaneria di Porto di Salerno, Sabina De Innocentiis dell’ISPRA) e Concetta Galotto per le associazioni ambientaliste. Soddisfazione è espressa dalla neo presidente: “Ringrazio il Ministro – dice – per la fiducia accordatami, è per me un onore e una grande responsabilità poter contribuire alla salvaguardia del nostro patrimonio naturale. Svolgerò l’incarico mettendomi a disposizione della nostra comunità. Sono consapevole delle sfide che ci attendono, ma sono altrettanto convinta che, lavorando insieme, potremmo fare la differenza. L’ambiente è un tema cruciale per il futuro della nostra comunità e della nostra provincia, e sono determinata a impegnarmi al massimo per affrontare queste questioni con serietà e dedizione. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto in questo percorso e sono entusiasta d’iniziare questa nuova avventura”. Esponente politico di Forza Italia, Pamela Di Nome adesso dovrà riprendere il cammino di valorizzazione di uno dei luoghi più iconici della costa cilentana. L’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate, istituita nel 2009 all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, si sviluppa su una vasta superficie che comprende 7.095,00 ettari di mare e 2 ettari di costa, rappresentando un autentico scrigno di biodiversità destinato alla salvaguardia e alla tutela del suo patrimonio naturale. La flora e la fauna che caratterizzano questo tratto di costa sono di straordinaria ricchezza. Nei fondali marini di Castellabate si può osservare la maestosità della posidonia oceanica, che rappresenta un habitat fondamentale e protettivo per numerose specie di pesci e crostacei. Madrepore, gorgonie, ricci di mare, briozoi e spugne compongono un autentico spettacolo naturale, capace di affascinare ogni nuotatore amante della natura. L’Area Marina Protetta è suddivisa in tre aree distinte, ognuna regolata da specifiche norme di tutela ambientale e conservazione, stabilite in base alle caratteristiche naturali del territorio e al contesto socioeconomico locale. La Zona A, detta riserva integrale, è quella sottoposta al livello più alto di protezione: qui la balneazione è vietata e l’accesso è fortemente limitato per garantire la conservazione dell’ecosistema marino nella sua forma più incontaminata. La Zona B, invece, è la riserva generale, dove sono consentite la balneazione e la navigazione, purché nel rispetto di regole precise, come il limite di velocità fissato a 5 nodi. All’interno di questa si trova la sottozona B1, un’area limitata situata nei pressi della pineta di Licosa, particolarmente apprezzata per la sua straordinaria bellezza paesaggistica e naturalistica. Infine, la Zona C, definita riserva parziale, è soggetta a vincoli più ridotti rispetto alle altre due aree, pur mantenendo alcune limitazioni necessarie a salvaguardare l’equilibrio dell’ambiente marino e costiero.