“Tante sono le sfide che ci attendono, soprattutto per la nostra sanità. In questi anni è stato fatto un lavoro importante e non scontato: siamo usciti dal piano di rientro, che per troppo tempo ha rappresentato un freno e ha creato numerose criticità per i nostri cittadini; abbiamo costruito una rete oncologica che oggi è un modello di riferimento nazionale; abbiamo attivato l’assistenza domiciliare per i pazienti oncologici e cronici, intensificato le attività di screening; abbiamo investito nel rinnovamento tecnologico delle nostre strutture sanitarie, programmato nuovi ospedali e centri di eccellenza come l’Istituto di Neuroscienze Campano e il nuovo ospedale pediatrico Santobono, oltre ad aver realizzato nuovi reparti anche nelle aree interne, come il reparto di Oncologia presso l’ospedale di Polla. Tante sono state le emergenze affrontate come il Covid e tante altre sono state le iniziative intraprese per migliorare i servizi della sanità campana. Un percorso importante, che testimonia un impegno concreto e risultati tangibili”. A dichiararlo è Tommaso Pellegrino, Consigliere Regionale della Campania, capogruppo di Italia Viva, che rilancia però la necessità di nuove scelte per affrontare le sfide dei prossimi anni. Una struttura per la programmazione sanitaria “Se oggi guardiamo al futuro – sottolinea Pellegrino – dobbiamo ripensare a una struttura dedicata esclusivamente alla programmazione sanitaria. In passato, l’ARSAN ha rappresentato un modello virtuoso, grazie al coinvolgimento di professionalità diverse che hanno garantito capacità di pianificazione e progettazione. Oggi, di fronte a scenari complessi che riguardano l’innovazione tecnologica, l’integrazione ospedale-territorio, la prevenzione e la gestione del personale, è fondamentale dotarsi di uno strumento analogo, capace di orientare le scelte in maniera efficace e lungimirante”. La necessità di due Asl in provincia di Salerno Il consigliere regionale si sofferma poi sulla situazione della Asl di Salerno: “Se in passato le tre Asl presenti nella provincia potevano risultare eccessive, l’attuale scelta di accorparle in un’unica azienda sanitaria ha generato gravi difficoltà gestionali. La carenza di personale medico e sanitario, soprattutto nel comprensorio a sud di Salerno, è ormai cronica e rischia di compromettere seriamente la qualità dei servizi. Per questo – conclude Pellegrino – è necessario valutare un intervento legislativo che consenta l’istituzione di due ASL distinte: Salerno Nord e Salerno Sud. Solo così sarà possibile garantire una gestione più equilibrata ed efficace, capace di rispondere in maniera puntuale ai bisogni di salute dei cittadini e di valorizzare le potenzialità dell’intero territorio”, ha concluso il Consigliere regionale Pellegrino.
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