Calenda caccia Dei Fenza: Buffone - Le Cronache Attualità
Attualità Campania

Calenda caccia Dei Fenza: Buffone

Calenda caccia Dei Fenza: Buffone

Una “buffonata” per racimolare consensi anche sui social. Potrebbe sintetizzarsi così lo show messo in piedi da Pasquale Di Fenza, consigliere regionale di Azione finito al centro delle polemiche dopo la diffusione di un video che lo ritrae con e i due influencer Rita De Crescenzo e Angelo Napolitano. Un gesto che pesa non poco, soprattutto alla vigilia di un appuntamento elettorale così importante come quello delle elezioni regionali tanto che il leader di Azione Carlo Calenda ha disposto la sospensione. “Questo buffone che usa gli uffici del Consiglio Regionale per pantomime indecenti con personaggi improbabili e vaiasse varie, viene espulso da Azione con effetto immediato per comportamenti non compatibili con un incarico istituzionale. Mi scuso con gli elettori”, ha scritto il leader di Azione Carlo Calenda. Il consigliere regionale si difende: “Ne prendo atto. Ho chiesto scusa, non pensavo si arrivasse a questo. Però se la scelta di Calenda è questa non posso che accettare l’espulsione dal partito. Mi riservo tuttavia di leggere con calma le sue parole”, ha detto Di Fenza commentando a caldo la decisione del leader Calenda. Di Fenza ha aggiunto di aver appreso solo ora – e dalla stampa – del provvedimento annunciato dal leader di Azione di cui non era stato informato prima. La posizione di Oliviero. “In qualità di presidente del Consiglio regionale della Campania, esprimo la mia ferma indignazione per la diffusione, avvenuta sui social, di video che ridicolizzano l’Istituzione che ho l’onore di rappresentare. Tali contenuti, portati alla mia attenzione da consiglieri e cittadini, ledono la dignità e il prestigio del Consiglio regionale, oltre a minarne la credibilità agli occhi della comunità”. Così il presidente dell’assemblea regionale campana interviene sul video, che circola sui social, in cui il consigliere regionale Pasquale Di Fenza, esponente di Azione, appare con la tiktoker Rita De Crescenzo, con un altro influencer che sventola il Tricolore e la scritta sovrimpressa “Work in progress”. “Dopo aver visionato personalmente il materiale in questione, e in virtù dei compiti attribuitimi dall’articolo 36 dello Statuto, ho ritenuto doveroso esprimere profondo biasimo per l’accaduto e richiamare con fermezza l’attenzione sulla necessità che episodi di tale gravità non si ripetano. La tutela dell’immagine e delle funzioni del Consiglio regionale è un dovere inderogabile, e ogni comportamento lesivo nei confronti dell’Istituzione sarà contrastato con determinazione”, conclude Oliviero. Le reazioni. “Le immagini che mostrano la tiktoker Rita De Crescenzo all’interno del Consiglio regionale della Campania sono di una gravità inaudita. Le istituzioni rappresentano un luogo sacro e non è accettabile che vengano derise in questo modo”. Lo dice Pino Bicchielli, vicecapogruppo alla Camera di Noi Moderati, che aggiunge: “Purtroppo il video, ormai virale in rete, evidenzia un comportamento inaccettabile da parte di chi ha consentito tutto ciò, permettendo alla tiktoker di sedere a quella scrivania e generare immagini imbarazzanti. Auspichiamo un intervento da parte del Presidente del consiglio regionale affinché’ episodi simili non restino impuniti e si ristabilisca il rispetto dovuto alle istituzioni”. Sulla stessa linea il coordinatore regionale di Noi Moderati Campania, Gigi Casciello: “Che nel Consiglio regionale della Campania siano stati eletti personaggi improbabili non è una novità. Ma che i partiti accettino la loro adesione dopo l’elezione in liste civiche raccogliticce è ancora più grave, e non mi stancherò mai di ripeterlo”, ha detto Casciello. A dire la sua anche Filippo Sansone, dirigente nazionale Noi Moderati e candidato al Consiglio regionale della Campania per NM: “Le istituzioni sono sacrosante: non si può ridurre il Consiglio regionale della Campania a un fenomeno da baraccone, popolato da personaggi discutibili e privi del dovuto rispetto per i ruoli che ricoprono – ha detto – Il video diffuso da un consigliere regionale è profondamente irrispettoso nei confronti delle istituzioni e dei cittadini. Deridere un luogo che dovrebbe essere sacro, perché è lì che si decidono spesso le sorti dei cittadini, è inaccettabile. Mi auguro che arrivino delle scuse ufficiali. “Lo spettacolo offerto da Di Fenza — eletto in una lista civica a sostegno di De Luca e poi passato ad Azione — è solo più rumoroso dell’inutilità che ha contraddistinto la sua presenza in Consiglio in questi anni. Apprezziamo la tempestività con cui Carlo Calenda ha deciso di espellerlo, ma è illusorio aspettarsi maggiore cautela in futuro”. “In Campania – prosegue il coordinatore regionale – da sempre, personaggi come Di Fenza e le relative liste civiche — spesso sostenute da consensi opachi — finiscono per essere considerati decisivi ai fini elettorali. E la sensazione è che, nel solco tracciato da De Crescenzo, Napolitano e simili, il peggio debba ancora venire”. In merito al contenuto che circola sui social, nel quale il consigliere regionale Pasquale Di Fenza – esponente di Azione la dirigenza regionale precisa che si tratta di un’iniziativa esclusivamente personale, estemporanea, incomprensibile e in alcun modo condivisibile. Azione Campania prende le distanze da comportamenti che, pur nel rispetto della libertà individuale, non si riconducono a una linea politica fondata sul rispetto delle istituzioni e sulla collegialità delle scelte. “La coerenza, la trasparenza e la responsabilità istituzionale sono valori fondanti del nostro impegno. La dirigenza si riserva di adottare i provvedimenti ritenuti opportuni, a tutela della comunità politica che rappresenta”, hanno detto. Ad esprimere indignazione anche il deputato campano di Forza Italia Tullio Ferrante, Sottosegretario al Mit: “Assistere allo show di una famigerata Tiktoker e di un altro presunto influencer andato in scena nel Consiglio regionale della Campania è davvero riprovevole e suscita la più ferma indignazione. I video diffusi sui social in cui si ridicolizzano le istituzioni, con la sconcertante complicità di un esponente di Azione in Regione, rappresentano un vero e proprio scempio, frutto della totale mancanza di cultura politica, civile e morale. Un episodio che è la cartina di tornasole di un inesorabile declino, avviato ormai dieci anni fa, all’insegna del cabaret, della spettacolarizzazione e della più bieca sceneggiata. Occorre restituire dignità alle istituzioni, ricostruire il rapporto di fiducia con i cittadini e dare alla Campania un modello di buon governo serio e credibile al servizio esclusivo della collettività”. “Quanto accaduto oggi all’interno di un ufficio del Consiglio regionale della Campania è inaccettabile. Un consigliere ha ospitato alcuni tiktoker nel proprio spazio istituzionale, permettendo che venisse usata la bandiera italiana come fondale per video “social” e l’inno nazionale come colonna sonora di siparietti privi di qualsiasi rispetto. Siamo davanti a un episodio che offende il valore delle Istituzioni, svilisce il ruolo dei rappresentanti eletti e banalizza simboli che appartengono a tutta la comunità nazionale. La bandiera non è uno sfondo decorativo, né l’inno un sottofondo musicale: sono segni di identità, memoria e impegno civile. Mi auguro che il Consiglio regionale assuma iniziative chiare, perché servono gesti di responsabilità, non leggerezza o spettacolarizzazione. Le istituzioni vanno servite, non usate”, ha detto in una nota il vicepresidente della Camera dei Deputati, Sergio Costa. red.cro