Si è avvalso della facoltà di non rispondere Bruno Humberto Damiani, l’italo-brasiliano interrogato ieri mattina dal sostituto procuratore della Dda Rosa Volpe nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Vallo della Lucania sul traffico di droga (per la quale è destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare) gestito dai pusher denunciati dal sindaco Vassallo. Questa è una vicenda paralella all’inchiesta per omicidio del sindaco pescatore per la quale Damiani resta l’unico indagato. Ma l’interrogatorio era finalizzato, in particolare, al traffico di droga del Cilento. Su questa vicenda l’italo-brasiliano ha preferito restare in silenzio. Con Damiani risultarono indagati Bernardo La Greca, Gabriele Pisani, Gerardo Radano, detto «il fantino». Fu l’ex cuoco del ristorante gestito dal figlio Angelo, Antonio Vassallo, a spifferare i nomi di coloro da cui acquistava la cocaina. Non è da escludere che nei prossimi giorni il sostituto procuratore titolare dell’indagine per l’omicidio di Vassallo torni a Rebibbia per ascoltare nuovamente Damiani che ha già reso dichiarazioni sulla vicenda nel novembre scorso in occasione dell’interrogatorio nel carcere di Bogotà. A fine mese sarà definito anche il procedimento per l’estorsioni al mercato ittico. Processo nel quale è imputato con Giuseppe Stellato.
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