Ruggi: mozione dell'opposizione in Consiglio - Le Cronache Salerno
Salerno

Ruggi: mozione dell’opposizione in Consiglio

Ruggi: mozione dell’opposizione in Consiglio

di Erika Noschese

Sollecitare verifiche ispettive e urgenti presso l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno. È quanto chiedono i consiglieri Roberto Celano, Donato Pessolano e Mimmo Ventura che nel corso del prossimo consiglio comunale presenteranno una mozione per affrontare la delicata situazione che attanaglia oggi l’azienda ospedaliera. “Il diritto alla salute rappresenta un principio costituzionalmente garantito e costituisce una delle priorità fondamentali dell’azione pubblica – si legge nella mozione proposta dal capogruppo di Forza Italia, Roberto Celano – L’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” rappresenta la principale struttura sanitaria del territorio salernitano, di riferimento per migliaia di cittadini della provincia e della regione”. Una necessità che nasce anche dalle ultime inchieste giornalistiche di rilievo nazionale, da ultimo quella trasmessa dalla trasmissione “Far West” che hanno sollevato gravi interrogativi sulle condizioni operative, sull’efficienza e sulla qualità dell’assistenza sanitaria presso il nosocomio. “Le denunce pubbliche, provenienti anche da personale medico e infermieristico in servizio presso la struttura, riferiscono episodi di presunta malasanità, criticità organizzative e gestionali, e perfino casi di decessi evitabili”, si legge ancora nella mozione. I consiglieri firmatari evidenziano che la “percezione dei cittadini salernitani nei confronti del pronto soccorso del Ruggi è oggi fortemente negativa, generando un diffuso timore nel ricorrere alle cure in tale sede, percepita come luogo di disagio e rischio”. Tra le tante criticità che oggi vive il Ruggi anche il drastico ridimensionamento della Torre Cardiologica, già fiore all’occhiello della struttura sotto la direzione del Prof. Severino Iesu che oggi fa i conti con “scelte gestionali che meritano chiarezza e trasparenza, anche per il grave danno arrecato all’offerta sanitaria territoriale”. Per i consiglieri di opposizione, “tali condizioni compromettono la fiducia nelle istituzioni sanitarie locali e richiedono interventi urgenti per garantire standard adeguati di sicurezza, qualità ed equità delle cure”. Da qui la richiesta al sindaco e alla giunta di farsi promotori presso il Ministero della Salute, la Regione Campania e ogni altro ente competente, della richiesta formale di invio di una Commissione ministeriale d’inchiesta presso l’A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, con il compito di accertare: lo stato effettivo della struttura ospedaliera, la qualità e sicurezza delle prestazioni sanitarie erogate, la correttezza della gestione amministrativa e sanitaria, l’idoneità organizzativa dei percorsi di cura, la sussistenza dei requisiti per la permanenza in carica del vertice apicale del nosocomio. Tra le altre richieste sollecitare con urgenza un intervento chiarificatore da parte del Presidente della Regione Campania e del Direttore Generale dell’Azienda Ruggi, in merito alle criticità emerse, con trasparente informativa al Consiglio Comunale e alla cittadinanza; promuovere, d’intesa con le associazioni civiche e le rappresentanze professionali, un tavolo di confronto pubblico sulla sanità locale, finalizzato all’ascolto delle istanze dei cittadini, del personale medico e sanitario, e alla proposizione di soluzioni migliorative; vigilare, per quanto di propria competenza, sull’accessibilità, la dignità e la qualità del servizio sanitario cittadino, anche mediante un’interlocuzione permanente con la Direzione dell’Azienda Ospedaliera. “Il Consiglio Comunale di Salerno auspica che il Ministero della Salute, preso atto delle segnalazioni e delle preoccupazioni espresse dalla comunità locale, voglia adottare tempestivamente ogni misura utile a garantire la tutela della salute dei cittadini salernitani e il pieno ripristino della fiducia nelle istituzioni sanitarie”, hanno dichiarato i consiglieri firmatari.