Olga Chieffi
Sarà un Festa della musica del canto jazz e pop quella a cui parteciperemo stasera a partire dalle ore 21, nella villa comunale di Vietri, con l’orchestra Ruah diretta da Luca Gaeta. Tre belle e diverse voci quelle di Angelica Parisi e di Eloisa Perrino , in trio con Alfonso Calandra, per una scelta di brani molto eterogenea. Un interessante viaggio che inizierà con una Birdland solo strumentale. dei Manhattan Transfer, per quindi passare per degli evergreen quali “La vie en rose, Sway, To where you are e L.O.V.E. melodie che sono nel sentire di tutti noi e che necessiteranno di un amalgama sublime tra le voci, e l’orchestra, ove nessuna sembra prevalere in generale sulle altre e tutte si compensano tra di loro con grande classe. Arrangiamenti accattivanti in cui la formazione riesce a fungere da perfetto sparring alle voci e offrendo un effetto orchestrale al tutto. Un vero e proprio puzzle dove tutti i pezzi combaciano alla perfezione per un grande risultato a livello stilistico ed artistico. Si continuerà, quindi, con song quali What a Wonderful World, Think, Your song, Feeling Good, in cui il trio troverà certamente la sua misura, il suo agio espressivi a contatto con i musicisti, con i quali ha già da tempo stabilito un vivace rapporto di interazione, affermando inoltre, la sua capacità di leadership. Saranno interpretazioni certamente fascinose , in brani quali My Way, per l’ariosa dinamica del fraseggio, bilanciato tra improvvisazione e basilare tensione melodica e lirica, sviluppato coerentemente anche in chiave strumentale, con la sua luminosa e cangiante suggestione timbrica, valorizzata da un ricco equilibrio cromatico tra accenti bluesy e asciutta sensualità e agrodolce sacralità. Sarà lungo questo solstizio d’estate e non mancheranno colonne sonore da film come The Beast, sino a Fantasy. La seconda parte della serata saluterà l’esecuzione di gemme della canzone italiana come Io che amo solo te, Se telefonando, Il gatto e la volpe, Il nostro concerto. I tre cantanti , con la loro forza espressiva – non perdendo l’oggettività – rinnoveranno questo amato repertorio, nelle sonorità non accontentandosi di ripetersi all’infinito né concependo l’arrangiamento come un semplice momento di ginnastica e sfoggio vocale, ma come un’occasione per sposare la propria voce al sentimento e alla musicalità del pezzo, pur cercando, com’è ovvio che sia, di utilizzare ed esplorare di volta in volta tutte le possibilità del proprio strumento, senza però essere schiavi del virtuosismo, attraverso spunti impetuosi e pregni di quell’ urgenza di veicolare il messaggio e l’emozione del pezzo, con trovate virtuosistiche che rispettano, seguono e sottolineano sempre lo sviluppo del brano e la sua musicalità, piuttosto che straziarlo e ridurlo a mero pretesto. L’orchestra dovrà dar prova della sua flessibilità, della possibilità di cambiar pelle, per seguire le infinite sfumature timbriche e d’attacco, la profondità nel colore, l’emozione, rinverdendo anche i successi delle incontrastate stelle dei locali notturni, come Mina, o Endrigo, Modugno, dolci melodie e parole sussurrate, passando per Battisti e Baglioni, sino ad esplodere con We are the World, in una notte di luna, tra i profumi della nostra incantevole estate mediterranea.






