“Cava de’ Tirreni è ormai senza guida, la maggioranza è in frantumi e i cittadini pagano il prezzo di dieci anni di disastri amministrativi”. Così Aurelio Tommasetti, con parole taglienti, smonta l’illusione di una Cava de’ Tirreni ancora governata. Il consigliere regionale della Campania della Lega torna all’attacco dell’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Servalli, denunciando “una crisi politica irreversibile, aggravata da ombre inquietanti sulla gestione economica del Comune”. Una crisi che si è accentuata con il passaggio a Forza Italia di alcuni consiglieri che restano saldamente in maggioranza nonostante le polemiche sollevate dai consiglieri di opposizione che chiedono agli alleati di prendere una decisione rispetto alla posizione che intendono assumere all’interno del governo cittadino. “Servalli è assediato – incalza Tommasetti – non solo da un’opposizione legittimamente critica, ma anche da una maggioranza sfilacciata che non lo riconosce più. I giochi di potere e i trasformismi stanno logorando ciò che resta della sua coalizione. Il risultato? Un’amministrazione ferma, litigiosa e scollegata dai bisogni reali della città”. Proprio in queste ore si fanno sempre più insistenti le voci di una candidatura del primo cittadino al consiglio regionale della Campania in quota Forza Italia, sbattendo di fatti la porta in faccia al Psi che ormai da tempo dava per certa la discesa in campo con il sostegno del partito, guidato a livello nazionale dal salernitano Enzo Maraio. Proprio in queste ore, infatti, potrebbe esserci l’incontro definitivo tra i vertici del partito guidato da Antonio Tajani e il sindaco di Cava de’ Tirreni. Candidatura che, se confermata, potrebbe ulteriormente spaccare la maggioranza di governo cittadino con la sinistra che ha già fatto un passo indietro, passando all’opposizione e il Pd che ora chiede a Servalli un chiarimento netto. Intanto, il consigliere regionale Tommasetti punta il dito inoltre su presunte irregolarità nella gestione finanziaria: “Alle opacità sui bonifici in uscita, con gli ammanchi noti da tempo e oggetto di indagine da parte della Procura di Nocera Inferiore, si aggiungono dubbi pesanti su multe e tributi. C’è il sospetto, a cui non osiamo credere ma sarebbe gravissimo se confermato, che qualcuno sia stato “graziato” nei pagamenti per motivi di amicizia. Il sindaco ne è al corrente?”. Nel frattempo, continua Tommasetti, i problemi reali travolgono la città: “strade dissestate, parcheggi con tariffe folli, viabilità allo sbando tra esperimenti tragicomici”. A chiudere, un appello all’orgoglio civico: “Come opportunamente richiesto da un noto giornalista è ora che la società civile cavese rialzi la testa. Occorre dire basta a questo sistema, costruire un’alternativa vera, seria, che rimetta insieme i cocci di una comunità oggi stanca, sfiduciata e tradita da chi avrebbe dovuto amministrarla. La seconda città della nostra stupenda provincia merita di più”.





