Gianfranco Valiante: Oggi torneo per Mario - Le Cronache Salerno
Salerno

Gianfranco Valiante: Oggi torneo per Mario

Gianfranco Valiante: Oggi torneo per Mario

di Mario Rinaldi

 

 

Si terrà oggi, presso lo Stadio “Arechi” di Salerno il Primo Memorial “Mario Valiante”, il pentangolare di calcio delle Nazionali Italiane per ricordare il noto avvocato e la moglie Wilma Fezza, vittime, nel luglio del 2024, di un tragico incidente autostradale ad Eboli. Cinque nazionali di calcio italiane si sfidano per ricordarli: le Nazionali di calcio dei Prefetti, dei Magistrati amministrativi e ordinari, dei Diplomatici e dei Sindaci. Un evento, fortemente voluto anche dal fratello di Mario, Gianfranco Valiante, ex sindaco di Baronissi.

Una iniziativa sportiva per ricordare vostro fratello, Mario, in questo primo Memorial, un pentangolare dal significato profondo. Quale messaggio si intende lanciare?

“Quando abbiamo pensato a questo Memorial avevamo ben chiara una cosa: avrebbe dovuto essere una festa, come sarebbe piaciuta a Mario. E dove se non in un campo di calcio? Mario è stato un avvocato penalista e cassazionista dalla brillante carriera, ma è stato anche un riferimento nel mondo del diritto sportivo. Prima come arbitro e poi come commissario di campo, è stato Presidente del Collegio Arbitrale Lega Nazionale Dilettanti – Associazione Italiana Calciatori e ha dedicato un impegno costante al calcio dilettantistico. Le sue opere, “Il calcio reato” e “Dove va il diritto allo sport”, rimarranno come testimonianza del suo significativo contributo al mondo dello sport. Era uno sportivo appassionato. Tutti gli siamo grati per il contributo che ha dato non solo in termini umani ma anche professionali al mondo della giurisprudenza e dello sport.  E poi abbiamo un dovere, parlare ai ragazzi. Questo è anzitutto un importante momento di riflessione per interrogarsi sulle politiche da mettere in campo per migliorare la sicurezza stradale”.

Secondo lei Salerno come risponderà a questa iniziativa? Vi attendete una grande partecipazione di pubblico?

“Io me lo auguro. Parteciperanno i tanti amici di Mario e Wilma, ma anche tante persone della società civile. Io credo che sarà un bel momento”.

Sul manifesto si parla di Primo Memorial. Facile dedurre che ce ne saranno altri a seguire? Sono previste anche altre iniziative in ricordo di Mario e Wilma?

“Dal giorno dell’incidente e ancora oggi abbiamo avuto tante attestazioni di affetto, di solidarietà, di vicinanza da parte di tante tantissime persone, anche non conoscenti, che veramente non ci attendevamo. Condizione che ci ha commosso e al tempo stesso ci ha dato gioia perché abbiamo compreso meglio quanto Mario e Wilma fossero amati da tante persone che neppure immaginavamo. Abbiamo sentito in famiglia – ringrazio anche l’associazione Ottantaquattrocento che ha voluto organizzare questo Primo Memorial – la necessità di ringraziare tutti ancora una volta con un evento, con questo primo Memorial di calcio. Siamo enormemente contenti perché è un fatto che ha travalicato i confini della nostra città e della nostra regione; saranno a Salerno le nazionali italiane di calcio dei prefetti, dei sindaci dei magistrati ordinari, dei magistrati amministrativi e dei diplomatici; istituzioni da ogni parte d’Italia. Il che ci commuove e ci rende felici.  Ricordare Mario e Wilma per noi sarà una emozione e un atto di amore di tanti altri. Ma il ricordo di mio fratello e di mia cognata non finirà qui”.

Una settimana fa sono state chiuse le indagini della procura che hanno accertato la piena ed esclusiva responsabilità del camionista nel fatale tamponamento del 18 luglio dello scorso anno. Ora, lei cosa si attende?

“Nessuno potrà mai restituirci i cari Mario e Wilma. Nessuno potrà mai lenire la persistente sofferenza che da quel giorno ci accompagna. Alla nostra sofferenza si aggiunge il dispiacere di non aver mai ricevuto neppure una telefonata da chi ha provocato queste morti. Mi aspetto che tutti facciano la loro parte per evitare che tali disgrazie continuino a portare lutti ogni giorno sulle nostre strade. Occorre che tutti abbiano, mi riferisco in particolare ai giovani, una condotta stradale più corretta e che siano alla guida delle loro auto o dei loro scooter sempre in condizioni di sobrietà e di lucidità. Mi aspetto dalle istituzioni che si ottimizzino i controlli sulla strada e che vengano effettuate periodicamente le necessarie manutenzioni nelle sedi stradali e, laddove necessario, siano realizzati interventi strutturali per evitare il più possibile vittime. Che ci sia più consapevolezza in generale: guidare un’auto o un scooter non è un gioco. Intensifichiamo, come tante istituzioni e associazioni fanno, formazione specie per i nostri ragazzi”.

Gianfranco Valiante si sta facendo promotore di diverse iniziative sulla cultura della guida sicura. Secondo lei come si può intervenire su questo fronte specifico?

“Le istituzioni deputate, le associazioni organizzano momenti di formazione, soprattutto per i giovani nelle scuole, che servono sicuramente e rappresentano una positività. Ciò nondimeno i risultati auspicati non arrivano; le nostr3 strade continuano ad essere sedi di stragi e di morti che devono essere evitate. Sicuramente occorre intensificare tali momenti formativi, forse occorrono tanti controlli in più ed investimenti in strumenti tecnologici che, insieme a sanzioni più efficaci, fungano anche da deterrenti per chi assume una condotta di guida scorretta e irresponsabile”. Un pensiero commosso, che domani incontrerà nel calcio e in questa iniziativa di sport il ricordo per due persone amate e volute bene da tutti.