I lavori per la realizzazione di tre edifici residenziali nell’area dell’ex Mulino del Pastificio Amato, nel quartiere Mercatello, sono stati ufficialmente sospesi dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino. La causa? Ritrovamenti lapidei che fanno pensare a un insediamento romano risalente a oltre duemila anni fa.
Le demolizioni della vecchia struttura erano iniziate in modo graduale, senza mezzi meccanici, pezzo dopo pezzo. Ma ora, le attività si sono fermate per consentire accertamenti su quella che potrebbe essere una nuova, significativa scoperta archeologica.
Tre i punti dell’area sotto esame, in un contesto che già in passato aveva restituito tracce del passato romano. Lungo tutta la fascia costiera orientale di Salerno – da Torrione a Torre Angellara – sono emersi resti di ville e residenze rurali romane, quasi tutte oggi scomparse o mai valorizzate. L’unico sito visibile resta quello di San Leonardo.
In questo caso, si tratterebbe di un insediamento rustico attivo almeno tra il I e il III secolo d.C.. A confermarlo è la dottoressa Francesca Bonaudo della Soprintendenza:
“Il progetto era subordinato a indagini archeologiche. Lo scavo preventivo ha restituito tracce di strutture riferibili a più fasi cronologiche. La prosecuzione dei lavori è ora vincolata alla volontà della proprietà di rivedere l’intera configurazione del progetto





