Niente concussione, assolto il Pm Lenza - Le Cronache Ultimora
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Niente concussione, assolto il Pm Lenza

Niente concussione, assolto il Pm Lenza

Nocera Inferiore. Assolto “perchè il fatto non sussiste”: termina così il processo con rito abbreviato incardinato a Napoli a carico del pubblico ministero di Nocera Inferiore, Roberto Lenza finito a giudizio con l’accusa di concussione continuata: con toni minacciosi si sarebbe rifiutato di pagare la parcella (5mila euro) dei suoi avvocati, Alessandro Diddi (che è anche procuratore di giustizia in Vaticano) e Giovanni Annunziata. Sentenza emessa ieri pomeriggio dopo la richiesta di assoluzione presentata dalla Procura all’atto della requisitoria pronunciata in mattinata. I due legali lo avevano assistito in un complesso procedimento in cui era accusato di rivelazione del segreto di ufficio e altro e avevano ottenuto per lui sia una archiviazione in sede penale che in sede disciplinare (Csm). Lenza era finito nell’inchiesta per corruzione che travolse e portò ai domiciliari il giudice Mario Pagano, accusato (sempre) dalla procura di Napoli di corruzione in quanto avrebbe “ritoccato i procedimenti giudiziari” in cambio di una serie di utilità, tra presunti favori e regali, da vari imprenditori in cambio di un possibile favoritismo durante le cause. L’indagine a carico del magistrato inquirente nocerino, datata 2017, si inquadrava appunto nel pagamento della parcella per l’archiviazione. Dopo la chiusura del fascicolo, l’avvocato Diddi, oggi procuratore di giustizia in Vaticano e colui che ha fatto riaprire il fascicolo sulla scomparsa della giovane Elisa Claps, gli inviò infatti una parcella di 5mila euro per compensi professionali. Ma malgrado i risultati giudiziari il sostituto procuratore di Nocera Inferiore- secondo la denuncia degli avvocati- avrebbe rifiutato di riconoscere i cinquemila euro della parcella richiesta da Diddi. In seguito quando l’avvocato gli aveva inoltrato una mail rivendicando il proprio diritto ad essere pagato per il lavoro svolto Lenza aveva replicato dicendo: “Io sempre faccio il pm a Nocera ricordatelo tu e il tuo amico…”. Quindi Diddi aveva denunciato le circostanze e in seguito l’inchiesta (a Napoli per competenza) aveva qualificato che il reato commesso era quello di concussione. Dopo la richiesta di processo presentata dalla procura partenopea nello scorso settembre, a dicembre il magistrato aveva chiesto di essere processato con il rito alternativo scegliendo l’abbreviato: per due volte nel corso di questi mesi del 2025 l’udienza è slittata fino ad arrivare a ieri, quando c’è stata requisitoria e sentenza : assolto “perchè il fatto non sussiste”. Ora si attendono le motivazioni e successivamente si valuterà (Procura Generale) se il processo avrà un proseguimento in Appello.

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