La storia e l'evoluzione delle carte da gioco in pillole - Le Cronache Attualità
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La storia e l’evoluzione delle carte da gioco in pillole

La storia e l’evoluzione delle carte da gioco in pillole

Le carte da gioco possono contare su una storia lunga e affascinante, che si intreccia con l’evoluzione culturale e tecnologica di diverse epoche e civiltà. Le loro origini risalgono alla Cina dell’VIII secolo d.C., dove furono prodotte grazie alla disponibilità della carta, un’invenzione cinese risalente a qualche secolo prima. Una delle teorie più accreditate sostiene che le carte da gioco abbiano tratto ispirazione dalle antiche banconote cinesi: queste ultime, infatti, venivano utilizzate non solo come mezzo di scambio ma anche per giochi e scommesse.

Le carte da gioco nel Medioevo

Nel Medioevo, la cultura islamica ebbe un ruolo fondamentale nel creare il design delle carte da gioco. La religione musulmana vietava la rappresentazione di figure dai tratti umani, il che portò alla creazione di modelli stilizzati e simbolici che influenzarono profondamente i mazzi provenienti dal Medio Oriente. Durante il dominio mamelucco in Egitto, comparvero quei semi che sarebbero poi stati adottati anche in Europa, ovvero denari, spade, bastoni e coppe. I mazzi mamelucchi, composti da 52 carte, rappresentano uno dei primi esempi di carte da gioco strutturate in modo simile a quelle moderne.

L’arrivo delle carte in Italia e in Spagna

Alla fine del XIV secolo, le carte arrivarono in Italia e in Spagna attraverso i canali dedicati agli scambi commerciali e culturali. In questa fase iniziale, i mazzi europei venivano spesso prodotti a mano e decorati con grande cura, rendendoli degli oggetti di lusso destinati principalmente ai nobili e agli aristocratici. Proprio in Italia, nel XV secolo nacquero i tarocchi, un mazzo speciale che includeva carte aggiuntive rispetto ai mazzi tradizionali. L’invenzione dei tarocchi modificò per sempre la storia delle carte nel nostro Paese: non a caso, ancora oggi vengono usati sia per scopi ludici, sia per le attività legate alla divinazione e all’esoterismo.

L’invenzione della carta stampata: la svolta

Un punto di svolta nella storia delle carte da gioco arrivò con l’invenzione della stampa (XV secolo). Grazie all’utilizzo di tecniche come la xilografia fu possibile produrre carte in grandi quantità, così da renderle accessibili ad un pubblico più ampio. Questo cambiamento contribuì alla loro diffusione in tutta Europa, Italia compresa. Inoltre, in quegli anni venne introdotto in Francia un nuovo sistema di semi, basato su cuori, quadri, fiori e picche. Si tratta delle carte che ancora oggi vengono utilizzate nelle poker room di tutti i casinò più famosi, oltre che nei salotti di tutti gli appassionati. I nuovi semi ebbero subito un grande successo, perché erano molto più semplici da disegnare, e perché si adattavano meglio ai processi di stampa, abbattendone i costi.

Nel corso dei decenni le carte hanno continuato il proprio processo di sviluppo, passando dalla nascita del jolly negli Stati Uniti d’America (Ottocento) fino ad arrivare al web. Oggi, infatti, si gioca a carte anche e soprattutto sfruttando le enormi potenzialità del digitale e di Internet, il che include anche il multiplayer. Basti ad esempio pensare ai casinò online, ma anche ai giochi gratuiti utilizzabili tramite un browser, o alle app installabili sul proprio smartphone.