di Arturo Calabrese
Da parte di Palazzo di Città, sono arrivati dei giorni scorsi i numeri sul turismo ad Agropoli degli ultimi mesi. Secondo quanto scritto, nel confronto tra il 2023 e il 2024 si sono evidenziati 20mila pernottamenti in più. Viene sciorinata, poi, una lunga serie di dati che riguardano tale aspetto.
È l’assessore Roberto Apicella, che nel corso dello stesso periodo preso in considerazione ha perso la delega al commercio, che dà i numeri: «I dati di Paytourist ci dicono che Agropoli diventa sempre più interessante, attirando turisti in diversi periodi dell’anno, segno che funzionano le diverse azioni messe in campo per favorire la destagionalizzazione con eventi mirati, alcuni di nuova concezione, altri tradizionali. D’altronde abbiamo la fortuna di vivere in un luogo unico che offre variegate opportunità di turismo che vanno messe a regime affinché il processo virtuoso di crescita possa proseguire».
A rispondere è Loredana Laureana, già presidente di un’associazione che raggruppa gli operatori turistici della città agropolese e gestore di una storica attività: «Se parliamo di più introiti dalla tassa di soggiorno – le sue parole – sicuramente stanno dando un dato reale, considerando che ci sono 131 strutture registrate in più rispetto al 2023. Però c’è un problema di fondo su questi dati e mi spiego subito.
Ci sono 680 strutture registrate con 147.789 presenze, se ho letto bene. Ora, visto che la matematica non è un’opinione, se facciamo un semplice calcolo matematico uscirà fuori che 147.789 presenze diviso 180 giorni, considerando solo sei mesi e non dodici, diviso le 680 strutture fa circa 1,20 persone al giorno per struttura ricettiva.
Non so se si può festeggiare con questi dati, sinceramente. Io aggiungo semplicemente che valuterei per prima cosa la qualità delle presenze turistiche, che non limiterei affatto al portafoglio, dati i tempi che viviamo, ma alle esigenze, alle richieste, ai comportamenti, relazionabili tutti all’offerta e alla programmazione turistica che si propone».
Insomma, il dibattito in città è molto acceso e le parole dell’amministrazione fanno discutere.






