di Erika Noschese
La Guardia di Finanza bussa nuovamente agli uffici di Palazzo Sant’Agostino. Secondo quanto si apprende, nel tardo pomeriggio di ieri almeno sei finanzieri si sarebbero recati presso la sede della Provincia per recuperare nuovi atti relativi alla Fondovalle Calore, compreso l’ultimo provvedimento che ha visto l’annullamento della gara dopo lo scandalo giudiziario che lo scorso 3 ottobre ha visto finire direttamente in carcere il sindaco di Capaccio Paestum e presidente dell’ente Provincia, Franco Alfieri. Presenti in quel momento al Palazzo il vicepresidente Giovanni Guzzo, il delegato alla Cultura Francesco Morra, i dirigenti Gioita Caiazzo, in qualità di nuovo Rup, e Angelo Michele Lizio, iscritto nel registro degli indagati e da poco dimissionario rispetto al progetto della Fondovalle. Al momento, poche le notizie emerse da questo nuovo blitz, avvenuto in orario inusuale, in quanto, generalmente, le fiamme gialle hanno lavorato sempre di mattina. Sicuramente qualcosa di urgente che, forse, anticipa un nuovo filone giudiziario ma al momento non ci sono certezze su questo aspetto. Poco dopo le 18 i finanzieri presenti al secondo piano di Palazzo Sant’Agostino avrebbero stilato e firmato il verbale di consegna degli atti. Poco meno di un mese fa, infatti, è stato deciso di congelare l’ultimo appalto per il lotto D-E, un progetto da quasi 50 milioni di euro che va avanti da oltre 30 anni. A motivare la decisione, il ricorso del Consorzio Felix, che si sarebbe rivolto al Tar contestando la regolarità dell’assegnazione all’associazione temporanea d’imprese Pagano-Santangelo-Santacroce. Le dimissioni del Rup Lizio risalgono invece al 12 novembre, quando il dirigente provinciale ha formalmente comunicato al facente funzioni Guzzo la decisione di rassegnare le dimissioni da Responsabile unico del procedimento per gli appalti relativi al lotto A-B della Fondovalle Calore e il secondo stralcio della viabilità dell’Aversana. Successivamente, il vicepresidente della Provincia Giovanni Guzzo ha accettato la rinuncia di Lizio e nominato la funzionaria Gioita Caiazzo quale nuova Rup per garantire la continuità amministrativa. Poco più di un mese fa, la Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni negli uffici del consigliere regionale della Campania Luca Cascone, riguardando sei indagati: oltre allo stesso Cascone, di 50 anni; Andrea Campanile (27 anni), componente dello staff del sindaco di Capaccio-Paestum Franco Alfieri; Angelo Michele Lizio (67), direttore settore viabilità della provincia di Salerno; Nicola Aulisio (52), dirigente della società Cogea Impresit; Federica Turi (38), responsabile dell’area manutenzione del comune di Capaccio; e Giovanni Vito Bello (64), responsabile dell’area Lavori Pubblici del comune di Capaccio. In quell’occasione, nel mirino dei finanzieri, gli appalti concernenti la realizzazione dell’opera viaria (superstrada) Fondovalle Calore, per oltre 32 milioni di euro, destinata a mettere in collegamento diversi centri urbani tra cui figura anche il comune di Capaccio-Paestum; per la realizzazione della strada denominata “Aversana” (per una somma iniziale di oltre 19 milioni di euro via via aumentata in maniera consistente); e per la realizzazione del cosiddetto “Sottopasso” a Ogliastro Cilento (Salerno).