di Mario Rinaldi
Un addio che ha fatto rumore. Tanto, forse anche troppo, al punto da richiedere un intervento chiarificatore da parte dell’amministrazione comunale di Fisciano, tirata in ballo dall’artista, professore Pietro Lista, che da giorni ha annunciato il suo allontanamento dal territorio sul quale ha vissuto per più di 50 anni. Un addio forzato, formalmente ascrivibile alla scadenza del contratto di fitto della sua “casa-museo” (come ama definirla l’artista) all’interno dello storico Palazzo De Falco e non rinnovato per la richiesta esigibilità da parte del proprietario. Ma di fatto, un addio che per il maestro Lista suona tanto di “indifferenza” da parte delle istituzioni locali. Così, il sindaco Vincenzo Sessa, ha voluto fornire la sua versione in merito a questo allontanamento che ha provocato una sorta di “terremoto socio-culturale” nella terra che ospita un’istituzione di indiscussa cultura quale l’Università degli Studi di Salerno.
Sindaco, come ha appreso dai social e dagli organi di stampa, l’artista Pietro Lista, “adottato” da Fisciano, lascerà il territorio. Un suo parere in merito a quella che sembra una causa di forza maggiore, in quanto il proprietario non gli avrebbe rinnovato il contratto di fitto. Tuttavia, il maestro, nel suo messaggio di addio ha utilizzato un tono polemico nei confronti dell’Amministrazione Comunale utilizzando questa espressione: “rammarico che provo per l’indisponibilità di qualche amministratore indifferente alla mia presenza”. Può darci un suo parere in merito?
“La notizia del trasferimento di residenza dell’artista prof. Pietro Lista dal nostro territorio sicuramente non ci lascia indifferenti, anzi abbiamo la consapevolezza che un eccellente rappresentante dell’arte contemporanea- che ha lasciato segni tangibili sul territorio- (il Comune nel tempo si è avvalso della professionalità del Maestro) con l’allontanamento da Fisciano, rende più povero (dal punto di vista culturale) il territorio stesso”.
L’amministrazione comunale si è davvero mostrata così indifferente all’artista Pietro Lista? Lo stesso ha anche lamentato il fatto di non essere stato supportato nella realizzazione della Fondazione che aveva intenzione di realizzare in alcuni locali dello storico Palazzo De Falco.
“L’Amministrazione Comunale nel tempo ha dato sostegno e disponibilità alla creatività del Maestro e da molti anni aveva messo a disposizione lo stesso Palazzo De Falco dove doveva sorgere il MMAC dopo che Paestum gli aveva dato lo sfratto.
Il Museo non è mai partito -dopo molti anni- e lo stesso prof. Lista portò via uno dei Cavalli di Paladino che con grande disponibilità era stato installato nel giardino del Palazzo ed era diventato uno dei simboli più apprezzati del Territorio”.
Inoltre, l’artista lamenta anche il fatto che alcune delle sue opere siano state trafugate nella sua casa-museo di Palazzo De Falco. Le risulta vera questa notizia?
“Nessuna notizia abbiamo circa il trafugamento di opere da Palazzo De Falco, perché come dicevo il museo non è mai decollato. Il Cavallo di Paladino ora si trova tra i templi di Paestum”.
Ad oggi, l’amministrazione comunale di Fisciano sarebbe disposta a supportare la causa di Pietro Lista per non perdere una così preziosa risorsa culturale del territorio?
“Ci si può impegnare e spendere per la crescita di una Comunità anche vivendo in un territorio vicino, non ritengo sia un connubio indissolubile residenza ed amore per lo stesso”. Un tono molto disteso da parte del primo cittadino che, dunque, ha lasciato intendere che Fisciano sarà sempre grata al maestro Lista, senza escludere eventuali collaborazioni in un futuro prossimo.