Nocera. Verde, Rosso e Giallo: il Peperone - Le Cronache Provincia
Provincia Nocera Inferiore

Nocera. Verde, Rosso e Giallo: il Peperone

Nocera. Verde, Rosso e Giallo: il Peperone

Filippo Pio Bisaccia

Verde, Rosso e Giallo: il Peperone, un alimento straordinario è stato il tema della serata organizzata dalla Pro-Loco Urbas Nuceria in collaborazione con il ProfAgri, con la Coldiretti e con la Condotta Slow Food. La serata che ha visto una inaspettata presenza di pubblico che ha gremito la sede della Pro Loco presso la prestigiosa Villa de Ruggiero a Nocera Superiore è stata l’occasione per porre l’accento sulle coltivazioni agricole di qualità dell’Agro nocerino, ma anche un osservatoirio privilegiato per discutere delle tante luci ed ombre rispetto alla qualità in un territorio che purtroppo negli ulòtimi venti anni ha dovuto fare i conti con inquinamento, rifiuti e cementificazione selvaggia dei suoli. A moderare l’incontro il giornalista Domenico Barbati. Dopo i saluti di Giovanni Rescigno presidente della Pro Loco e di Pasquale Cuofano in rappresentanza dell’Assostampa Valle del Sarno e del periodico Gente e Territorio, ha aperto la discussione Damiano Odierna, vice presidente provinciale della Coldiretti e consigliere di amministrazione del Consorzio di Bonifica della Valle del Sarno e delle aree interne della Campania. “La condizione dell’agricoltura nella valle del Sarno – ha spiegato Odierna – è in una fase di grande delicatezza e fragilità. Le produzioni di eccellenze vannoi protette e salvaguardate da molte angolature, con leggi doganali più stringenti, per esempio che impediscano ai prodotti stranieri di essere manipolati in Italia e passare poi come prodotti nazionali e dalle infrastrutture necessarie che permettano agli agricoltori di irrigare con acqua non inquinata e aiutando con operazioni di marketing adeguate la pubblicizzazione dei valori organolettici delle nostre produzioni di eccellenza”.

A Damiano Odierna ha fatto eco Antonio Polichetti, presidente della Condotta Slow Food della Valle del Sarno e dell’Agro Nocerino. “La nostra organizzazione – ha spiegato Polichetti – negli ultimi anni è riuscita a cambiare in meglio l’approccio al cibo da parte degli italiani. Nella nostra zona, terra di produzione di grandi eccellenze, è chiaro che il nostro ruolo gioca una partita fondamentale. Mangira il giusto, di qualità e cucinato secondo antiche ricette che ne esaltano il gusto e le proprietà organolettiche è fondamentale se si vuole salvaguardare la tradizione ma anche dare valore al nostro passato e riuscire a proiettarlo in un futuro gastronomico ed alimentare di elevato valore”

La relazione tecnica è stata lasciata poi alla professoressa Rossella Robusto, agronoma e fitopatologa, insegnante del ProfAgri e dalla grande tradizione familiare nel settore dell’agricoltura. “Al ProAgri siamo orgogliosiu di aver messo in campo iniziative e progetti che oggi ci portano ad essere tra le prime scuole italiane nel settore con sperimentazioni di grande valore scientifico. Con i 18 ettari a disposizione dell’istituto siamo una vera e propria azienda che produce agricoltura di qualità e sperimenta nei campi e  nei laboratori  le innovazioni scientifiche applicate all’Agricoltura”. La professoressa Robusta ha passato ion rassegna le qualità organolettiche e sanitarie del peperone specie di quello tradizionalmente prodotto nell’Agro nocerino ed ha illustrato con grande competenza anche i nuovi sistemi per produrre ortaggi e verdura con sistemi che riducono lo spreco di acqua e che dal punto di vista della luce  utilizzano illuminazione led che non riscalda ma produce l’effetto voluto dalle piantine messe a dimora.

Dopo la professoressa Robusto, in sala era presente anche il professore Enrico Barozzi, vice preside del ProfAgri, un angolo di arte con la consegna alla Pro Loco da parte della dirigente scolastica del Galizia di Nocera Inferiore, Maria Josè Vigorito, di un grande quadro realizzato dagli studenti del Liceo Artistico nocerino. L’opera è stata donata alla ProLoco Urbs Nuceria come riconoscimento del quotidiano impegno a favore della promozione dell’arte, della cultura e dell’attenzione alle tematiche sociali.

Per finire l’intervento di Pino Lodato, scrittore e regista teatrale che ha rievocato la tradizione culinaria dell’Agro nocerino nelle opere famose e ha introdotto il Reading del gruppo Arabesco Teatro molto apprezzato dai presenti. La parte culinaria ha poi dato libero sfogo alla più genuina tradizione con le tagliatelle al sugo con peperoni preparati da Nicola De Falco, in arte Monsù, e con i peperoni imbottiti preparati dalla famiglia dei noti ristoratori Pincipe. Inutile dire che entrambe le pietanze, nonostante l’ora tarda, sono sparite alla velocità della luce.

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