Non cambio idea: De Luca può votarsi anche il quarto mandato ma il centrodestra vincerà le prossime regionali in Campania”. Lo dice Fulvio Martusciello, europarlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia, aggiungendo che martedì si correrà per portare in aula il recepimento della legge nazionale che permetterebbe a De Luca di concorrere per un terzo mandato. “Come ha già detto il sindaco Gaetano Manfredi, questa situazione è farsesca: la Campania finisce così in un guazzabuglio giuridico di cui gli esiti non sono chiari. Una legge che viene approvata a dieci mesi dalla scadenza del mandato: queste cose si fanno all’inizio della legislatura, c’era tutto il tempo. Qui invece si decide di cambiare le regole in corsa”, continua Martusciello. Sulla questione del terzo mandato, Martusciello ribadisce: “De Luca può varare leggi per il terzo e per il quarto mandato ma sarà tutto inutile: vinceremo sicuramente noi. La sua stagione, fallimentare sotto tutti i punti di vista, è finita”. “Il nostro consigliere regionale Franco Cascone ha già preparato e depositato un emendamento in Commissione per far sì che si recepisca la norma nazionale ma non si possono azzerare i mandati. E martedì saremo in aula per fare la nostra battaglia: non ci sottrarremo e chiederemo il numero legale per far saltare la seduta”, aggiunge. Sulla possibilità di una legge per il quarto mandato, afferma: “Non siamo disposti a suonare musica a richiesta o ad avallare leggi ad personam”. In consiglio, inoltre, si discuterà una nuova legge elettorale con alcune modifiche, tra cui il divieto di candidatura per i sindaci dei piccoli comuni. “Lo trovo assurdo. I consiglieri del Pd e di questa maggioranza, pur di salvare loro stessi, azzoppano i primi cittadini. Quelli che, in questi anni, a cominciare dal Covid, hanno evitato la rivolta sociale e retto la baracca. Se i consiglieri vedono nei primi cittadini i principali nemici, vuol dire che sono praticamente alla frutta”, commenta Martusciello. Sulla soglia di sbarramento, Martusciello chairisce: “Quanto più alta è, noi siamo d’accordo. Bisogna avere il coraggio di tagliare queste liste bonsai che generano”. Propone una soglia “almeno del 5 per cento per evitare ogni ipotesi di trasformismo”. Quanto al candidato del centrodestra, Martusciello spiega: “Decideranno i leader nazionali. Ma a giugno 2024 le Europee sono state una sorta di primarie del centrodestra: sono stato il più votato e il partito con me ha avuto uno dei migliori risultati d’Italia. Tutti i sondaggi dicono che vinco contro chiunque, ma saranno i leader nazionali a decidere”. “Sicuramente ci sarà un’accelerazione dopo le regionali di Umbria ed Emilia. Ma non è una questione di anticipo. In Liguria abbiamo scelto nelle ultime settimane il candidato presidente eppure abbiamo vinto. Nel 2020 comunque il centrodestra fece in Campania il peggior risultato d’Italia non perché scelse tardi il candidato ma perché mise in campo Stefano Caldoro che aveva già perso nel 2015” ,conclude Martusciello.
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