La Provincia elimina il servizio di polizia ambientale e stradale - Le Cronache Ultimora
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La Provincia elimina il servizio di polizia ambientale e stradale

La Provincia elimina il servizio di polizia ambientale e stradale

L’ultimo atto sarà compiuto a breve. La Provincia di Salerno scrive la parola fine al corpo di polizia municipale, annullandolo in ogni sua parte. Di fatto, nei giorni scorsi il segretario generale della Provincia ha reso noto alle organizzazioni sindacali, Rsu e dirigenti che presto saranno apportate le modifiche alla macrostruttura organizzativa dell’Ente approvata con decreto del Presidente della Provincia del 27 dicembre 2023 e successivamente modificate a maggio 2024. «In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 4, comma 5, del Ccnl del personale del comparto funzioni locali per il triennio 2019-2021, sottoscritto il 16 novembre 2022, si porta a conoscenza delle organizzazioni sindacali in indirizzo che si procederà alla modifica della vigente macrostruttura organizzativa dell’Ente, approvata con decreto del Presidente della Provincia n° 269/2023 e modificata con decreto n° 64/2024. La predetta modifica concerne: eliminazione del “Servizio operativo di Polizia Ambientale” quale articolazione del Settore Ambiente; eliminazione del “Servizio operativo di Polizia Stradale” quale articolazione del Settore Viabilità», si legge nella comunicazione. Nel 2023 infatti la Provincia ha disposto lo scioglimento del Corpo della Polizia Provinciale definito, nello stesso provvedimento “non necessario per l’esercizio dei fini e dei compiti” della Provincia di Salerno. Una decisione assunta dal presidente, oggi in carica ma sospeso Franco Alfieri, andando avanti per la sua strada nonostante le sollecitazioni da parte delle organizzazioni sindacali. Alfieri, inoltre, ha anche abrogato il regolamento approvato il 20 aprile del 2012, smistando i 12 poliziotti in servizio tra ambientale e stradale e proprio questi due servizi, essenziali per il territorio, sono stati eliminati. Il capriccio di un presidente, oggi in carcere con l’accusa di turbata libertà degli incanti, ha posto fine ad un servizio essenziale per il territorio, tra il silenzio della maggioranza e un’opposizione che, nonostante tutto, non è riuscita a far valere le proprie ragioni. e.n

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