Tutto il fascino dell’Hybridus - Le Cronache Spettacolo e Cultura

Di Olga Chieffi

Ispirato al celebre fenomeno dei Ballet Russes del Novecento, la Cornelia Dance Company oggi alle ore 21, in Sala Pasolini, nell’ambito della rassegna di danza contemporanea “Incontri”, curata da Antonella Iannone, propone Hybridus, un trittico firmato da Maša Kolar, Nyko Piscopo e Nicolas Grimaldi Capitello che affronta la figura dell’ibrido mettendo in scena tre diversi processi di trasformazione del corpo in relazione al mondo contemporaneo, in una dimensione che accoglie le differenze ed il bizzarro. Il progetto Hybridus mira a raccontare l’attualità̀ attraverso l’immaginazione di figure e dimensioni surrealistiche. In relazione alla corrente artistica guidata dall’impresario Sergej Diaghilev ad inizio 900, l’operazione artistica prodotta dalla compagnia Cornelia si avvale della collaborazione con artisti ed artigiani per ricreare un “patchwork” scenico che suggerisce ampi spazi di interpretazione: le rielaborazioni musicali di Višeslav Laboš e Pietro Santangelo, gli eccentrici costumi di Tiziana Barbaranelli e l’utilizzo di un maestoso tappeto realizzato con stoffe teatrali da Cosimo De Luca sono gli elementi scenici che accompagnano il corpo in questo processo di ibridazione tra passato, presente e futuro. Hybridus esplora la trasformazione del corpo in relazione al mondo contemporaneo. Le tre performance indagano diverse sfumature del femminile, offrendo una riflessione sulla metamorfosi e sulla relazione tra il corpo e l’anima. La serata verrà inaugurata da “Petrushka”, coreografia di Grimaldi Capitello, che rielabora l’omonimo balletto di Igor Stravinskij. Qui, la gestualità meccanica di una marionetta umana diventa simbolo di un corpo in bilico tra controllo e fragilità, evocando una riflessione sulla condizione umana. Segue “Sa Rose”, coreografia di Nyko Piscopo, una reinterpretazione del celebre balletto Le Spectre de la Rose di Michel Fokine. In questo pezzo, l’accento si sposta sul piacere erotico e sulla scoperta del proprio corpo, con una coreografia che esplora i confini della sensualità e dell’intimità. A chiudere la trilogia, la coreografa belga Maša Kolar presenterà “Divine Beasts”, un’interpretazione contemporanea del celebre Bolero di Maurice Ravel. La metamorfosi delle “bestie divine” diventa il fulcro della rappresentazione, con le creature in scena che lottano per la sopravvivenza, in una performance carica di energia e potenza. Domani, invece, alle ore 18.30, la compagnia TPO, nell’ambito della sezione “Kids”, porta in scena “Melodia” con le coreografie di Francesco Gandi e Davide Venturini. Melodia è uno spettacolo-interattivo dedicato ad uno dei più celebrati compositori di operetta e valzer, Robert Stolz. La compagnia TPO insieme al children museum Frida&Fred di Graz ha voluto ricostruire la sua lunga vita (1880/1975), la sua stanza d’infanzia, i suoi primi passi nel mondo della musica, i successi in Europa e in America. Il suo viaggio durerà per tutta una vita senza mai smettere di suonare, dirigere orchestre, comporre musica per film. Per tutti Robert è il re del valzer della musica popolare, della musica dei cabaret, dei teatri e del circo. Nel suo cuore rimarrà sempre il bambino che guarda il mondo e trasforma in musica ciò che sente.