di Arturo Calabrese
Era molto atteso il consiglio comunale a Battipaglia. Non tanto per gli argomenti da trattare, sicuramente importanti, ma quanto per il ritorno di Francesco Falcone. Arrestato nel 2022, una nota della prefettura lo ha reintegrato. Al momento di prendere la parola ha dichiarato, in pubblica assise, che alla prossima tornata elettorale si candiderà a sindaco con Fratelli d’Italia. Dai domiciliari alla candidatura, insomma.
Al netto del curriculum del reintegrato, la dichiarazione diviene molto importante sulla scena politica battipagliese, con un centrodestra che da tempo prova a compattarsi e con Fratelli d’Italia che ha già dichiarato ufficialmente di sostenere come candidato l’esponente del partito di Giorgia Meloni Michele Gioia. All’ordine del giorno, c’era al primo punto il reintegro di Falcone con la presa d’atto della nota prefettizia. Elemento, questo, contestato dalla minoranza che non ha partecipato alla votazione, abbandonando in segno di protesta l’aula.
«Riteniamo che la procedura non fosse corretta – dice Maurizio Mirra di Civica Mente – il provvedimento di sospensione che è un provvedimento emesso dal prefetto ha una scadenza per cui il consigliere andava reintegrato d’ufficio. Abbiamo paventato dei problemi di legittimità degli atti che sono stati emessi dal consiglio comunale nei dieci mesi che intercorrono tra il reintegro del consigliere e la scadenza del provvedimento prefettizio – aggiunge – valuteremo cosa fare, seppure il verbale dell’assise andrà in ogni caso in prefettura».
Mirra parla a nome dell’intera minoranza: «Ci vedremo con gli altri dell’opposizione – ragiona – e decideremo se fare qualcosa, magari informare anche il ministero». Il rappresentante di Civica Mente ne ha anche per l’amministrazione e per la sindaca Cecilia Francese: «La prima cittadina si è detta felicissima del ritorno di Falcone in consiglio, ma ha fatto l’ennesima insalata».
Il posto di Falcone, mentre era stato sospeso dalla sua carica perché ai domiciliari, era stato preso da Francesca Napoli che ora deve lasciare lo scranno. Nei giorni scorsi si era anche parlato di una nomina della ormai ex consigliere ad assessore, nell’ottica di quel rimpasto di giunta tanto chiacchierato. Al momento non c’è nella, ma non è escluso che nei prossimi giorni possa accadere qualcosa degno di nota.
È stata proprio Cecilia Francese a sottolineare che la stessa Napoli continuerà a rivestire ruoli amministrativi. Insomma, un po’ per uno non fa male a nessuno. L’attenzione, adesso, è rivolta tutta alla prossima assise, già convocata, che si terrà il 14 di ottobre. All’ordine del giorno, ci sarà il Dup, Documento Unico di Programmazione, che in un’altra assise non è stato votato perché è venuto a mancare il numero legale a causa dell’allontanamento dall’aula da parte di vari membri della maggioranza.
Probabile che a quell’appuntamento si arriverà con nuovi nomi in giunta, i quali potranno essere la chiave di volta per la risoluzione della crisi di maggioranza che ha tenuto banco nell’ultimo mese. Dopo l’ufficializzazione della candidatura da parte di Falcone, che torna in consiglio dopo i guai giudiziari, può succedere davvero di tutto.