Sandro Ravagnani: divertimento e valori per i ragazzi - Le Cronache Ultimora
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Sandro Ravagnani: divertimento e valori per i ragazzi

Sandro Ravagnani: divertimento  e valori per i ragazzi

Tutti conoscono Sandro Ravagnani come giornalista, conduttore, autore, scrittore, in particolare per il suo amore per i ragazzi e il circo. Ma pochi conoscono profondamente Sandro come persona, ed io ho avuto modo di apprezzarlo fin dalle origini. Proprio di questo voglio parlare, perché sono innumerevole e note le cose che ha fatto. Sandro era un bambino del centro storico di Salerno, e la mamma non di certo benestante lo tirava su con tanto amore; frequentava la Parrocchia della Madonna delle Grazie, dove c’era mio zio Mons. Vincenzo Pagliara. Questo bambino senza padre veniva subito preso a benvolere da zio Vincenzo e da mio padre Armando. In quegli anni nasceva la Pinacoteca Museo Sala Scacco- Vaccaro, con tante opere che aveva ritrovato zio Vincenzo nella Chiesa. Sandro già da allora iniziò a manifestare le sue doti di comunicatore, quindi gli fu affidato il compito di presentare la Pinacoteca ai tanto ospiti e turisti che lo frequentavano. Poi mio padre Armando, regista per hobby, lo incoraggiò a presentare nelle radio locali e nelle Tv private i suoi spettacoli per bambini e ragazzi, seguiti anche dalle famiglie. Successivamente anche a Teatro, nelle piazze, coinvolgendo piccoli artisti, anche in discoteca, al Carillon, dove partecipavamo anche mio fratello Nico ed io. Anche mia madre Maria, maestra, lo seguiva amorevolmente, perfezionando il suo lessico; infatti i miei genitori avevano il dono di amare i bambini e i ragazzi, trasmettendo loro valori importanti. Va evidenziato che una caratteristica di Sandro, che è meravigliosa, è la sua riconoscenza, oggi sempre più rara. Anche quando era affermato in Rai e Mediaset, ricordava che mio padre gli aveva insegnato l’arte e mia madre l’italiano. Questa umiltà, il suo costante impegno per migliorarsi, sono encomiabili. Sandro aveva una grande fantasia, volontà ed entusiasmo, e quando fu invitato come presentatore dal Circo di Moira Orfei, dopo essersi consigliato con i miei, decise di lanciarsi in questa nuova avventura. Dopo alcuni anni di esperienza portò Sabato al Circo a Rete 4, vinse il Telegatto, scrisse con mio padre un libro su Moira Orfei. Col tempo gli impegni artistici aumentavano, e nacque l’idea di GiocaSalerno, dove venivano consegnate le chiavi della città ai ragazzi, che potevano svolgere attività ludiche e artistiche. Con Sandro mio padre aveva modo di convogliare la sua passione per l’arte in giovani promettenti, tra cui Adriano De Maio, oggi alto Dirigente Rai. Entrambi erano come dei figli, che poteva aiutare ad affermarsi come artisti, visto che io e mio fratello eravamo impegnati all’Università per laurearci. Tra i giovani di GiocaSalerno, tutti amici tra loro, anche Fiorella Jaccio, Direttrice della scuola di Danza, e Franco Esposito, Direttore di TeleColore. Sandro mise su famiglia a Milano, con sua moglie Rosetta, insieme da ragazzi, che gli ha dato tre figli. Ricordo che portò mio padre in viaggio negli USA, dove aveva contatti, in particolare a Disneyland. Nonostante il successo a Mediaset, il legame con la sua Salerno era indissolubile, ed organizzò di recente il Premio GiocaSalerno e GiocaItalia all’Arena del Mare, con presentazione al Salone dei Marmi, con l’Assessore alla Cultura Tonia Willburger e la conduttrice Nunzia Schiavone, che aveva iniziato come piccola artista, figlia d’arte di Mimmo. In quell’occasione conferì un Premio alla Memoria di mio padre Armando, per il suo impegno per i giovani, oltre che ad altri personaggi, tra cui Mogol, Adriano De Maio, Piero Pacifico e a me. Sandro aveva l’entusiasmo di un eterno ragazzo, e voleva organizzare nuovi eventi a Salerno. Il Covid lo ha frenato un po’, ma con le dirette su Radio Play Tag ha allietato tante persone, e spesso mi ha invitato come medico artista, con mia moglie Carmen, o coinvolgendo altre bambine che cantavano allora, come Roberta e Paola Delle Femine. Ora Sandro ci manca tanto, siamo ancora increduli, ma il bello dell’Arte è che è immortale, per cui possiamo seguire su YouTube le sue trasmissioni, il suo film DreamLand, il meraviglioso servizio Specchio di TeleColore, leggere i suoi libri, su Moira Orfei e Viaggio di fantasia su Mille luci di felicità. Ma i valori più grandi che ci lascia, spero che vengano trasmessi ai bambini e ai ragazzi, che lui amava tanto. Sono l’umiltà, la semplicità, la gratitudine, la riconoscenza per chi lo ha aiutato a crescere con affetto, l’amore per il proprio lavoro, con il sorriso, la capacità di non abbattersi nei momenti di stasi, negli alti e bassi di una vita artistica, l’entusiasmo di ripartire sempre con ottimismo, fiducioso delle proprie capacità, impegnandosi per migliorare, con nuove idee e soluzioni. Grazie di cuore caro Sandro, per tutto quello che ci hai dato e per i valori che potrai trasmettere ai giovani che hai sempre amato.

Vincenzo Pagliara