di Andrea Pellegrino
La strategia dell’Udc sarebbe questa: candidatura “blindata” di Giovanni Baldi al Consiglio regionale e supporto alla nomina di Luigi Cobellis in giunta nel caso di vittoria. Questa mattina l’adesione del cavese Giovanni Baldi sarà ufficializzata presso la sede provinciale del partito, alla presenza di Giuseppe De Mita e di Luigi Cobellis. Baldi da Cava de’ Tirreni porterà in dote anche l’adesione al progetto centrista di Marco Galdi e del gruppo consiliare dei “Responsabili” nonché di due ex Fratelli d’Italia, Germano Baldi e Giovanni Senatore. Ma la contropartita, da parte dello scudocrociato, sarà la “blindatura” della sua candidatura in consiglio regionale, anche al costo di sacrificare l’uscente Cobellis. Per ora, salvo imprevisti, il progetto dell’Udc, in particolare a Salerno, è quello di sostenere la coalizione di centrosinistra, meglio ancora se il candidato presidente è Vincenzo De Luca. Così si riproporrebbe l’intesa già collaudata alle scorse elezioni provinciali, che hanno visto la vittoria di Giuseppe Canfora e la vicepresidenza affidata proprio all’Unione di Centro. Baldi consigliere regionale e Cobellis assessore, sempre che qualcuno non rompa le “uova nel paniere”. A partire da Ernesto Sica che per ora si è visto sbarrare la strada, nonostante il forte sostegno che avrebbe dato a Canfora e al consigliere Udc, ora vicepresidente a palazzo Sant’Agostino, Sabato Tenore. Ma per il sindaco di Pontecagnano, intenzionato a ritornare in aula regionale, anche al costo di sciogliere il Consiglio comunale picentino, nulla sarebbe perduto. Al vaglio c’è ancora la posizione del Nuovo centro destra, che domani scioglierà la riserva. La mozione Alfano (Gioacchino, ndr) mira a spostare il partito a sinistra, quindi sancendo l’accordo con il Pd. Se così fosse Udc e Ncd dovrebbero confluire nel medesimo contenitore, stravolgendo, dunque, i piani di Baldi, Cobellis e così via. Non è escluso che questa volta, sia proprio il Nuovo centrodestra, (svincolato dal veto Caldoro) a candidare Ernesto Sica. Ma non solo. Sempre in quota Ncd ci sarebbe anche Lello Ciccone, già in campagna elettorale. A questo punto i competitors sarebbero molteplici e tutti di peso.