di Arturo Calabrese
Sono forti le immagini di un venerdì sera battipagliese nell’aula consiliare dove si sarebbe dovuta tenere l’assise comunale. Forti per il senso e per il rispetto delle istituzioni venuto a mancare. La sindaca Cecilia Francese, gli assessori e la maggioranza non si sono presentati, facendo andare deserto il consiglio.
Presente la minoranza il cui numero, ovviamente, non ha fatto raggiungere il minimo indispensabile per dare vita al consiglio ma in ogni caso l’assenza di Cecilia Francese sarebbe stata determinante. Insomma, un triste teatrino è andato in scena a Palazzo di Città, ina mancanza di rispetto nei confronti della cosa pubblica, della bandiera, della Costituzione sulla quale la stessa ha giurato, della popolazione, dei consiglieri. Scatenata la minoranza come anche le opposizioni extra consiliari. «Il consiglio comunale, per l’ennesima volta, non si è tenuto a causa dell’assenza della maggioranza – dice il consigliere Maurizio Mirra di Civica Mente – un’aula consiliare deserta e desolata, come desolata è diventata la nostra città dopo 8 anni di amministrazione Francese.
Un’esperienza amministrativa, di fatto, al capolinea, tenuta in vita per un accanimento terapeutico legato solo ad ambizioni personali di chi la rappresenta. Nessun accordicchio politico può salvare una nave che è già affondata». Molto più pesante è l’intervento del collega Giuseppe Provenza: «Vergogna – le sue parole – mentre la Città soffre e sono tanti i problemi e gli argomenti da discutere, salta l’ennesimo consiglio comunale per assenza della sindaca e della maggioranza. Battipaglia non merita questo».
Il movimento politico Radici e Valori, nella persona di Annalisa Spera, attacca senza colpo ferire: «Crisi politica ormai evidentemente a Battipaglia – dice – consiglio comunale andato deserto, in un clima surreale, con la totale assenza della maggioranza. Alcuni consiglieri di maggioranza dissentono ormai apertamente dalla sindaca. Uno sfilacciamento evidente all’interno della maggioranza consiliare e tra questa e l’amministrazione.
Una voragine ancora più evidente tra il sindaco e la città. La Francese cerca di tenere i vari pezzi uniti minacciando l’ingresso in amministrazione del Partito Democratico. Noi speriamo che si faccia finalmente chiarezza, d’altronde l’ingresso del Partito Democratico non farebbe altro che evidenziare definitivamente il sostegno della Francese a De Luca». Al netto delle legittime polemiche da parte degli oppositori dell’attuale amministrazione, ormai in caduta libera, c’è da sottolineare che la maggioranza di Battipaglia, con in primis la sindaca Cecilia Francese, ha messo in scena la pantomima di un’amministrazione, ridicolizzando i valori della Repubblica.
Da capire le motivazioni di tale assenza: forse qualche nastro da tagliare, forse qualche foto da scattare, forse qualche calice da alzare. Infine, piccola nota a margine: la sindaca Francese, spesso, si erge a maestra e critica l’altrui operato. Un po’ come la storia del bue che definì l’asino in una certa maniera, dimenticando una sua peculiarità fisica di certo impossibile da nascondere.