Nunzio Mascolo, ‘o “panuozzaro di Gragnano” - Le Cronache Salerno
Salerno Campania

Nunzio Mascolo, ‘o “panuozzaro di Gragnano”

Nunzio Mascolo,  ‘o “panuozzaro  di Gragnano”

A chi lo chiama “panuozzaro” Nunzio Mascolo, 48 anni e 35 trascorsi a portare avanti la tradizione di famiglia, sorride e rincara la dose facendosene vanto. “Sono il panuozzaro di Gragnano”, un riferimento non a caso perché la sua Gragnano è la città del panuozzo. A voler essere più precisi ad inventarlo è stato suo nonno Luigi Malafronte, mastro fornaio, che nel 1959 si trasforma in un abile pizzaiolo aprendo la prima pizzeria di Gragnano. In quegli anni era anche l’unica. Un primato che ha fatto la storia e che ancora oggi continua ad essere un rifermento per una terra che è riuscita a custodire intatta una tradizione impastata di lievito, farina e acqua. La ricetta è sempre quella, l’unica cosa che è cambiata è la procedura: “lui impastava a mano, noi siamo facilitati dalle impastatrici”. E giù con i ricordi: “mio nonno non si fermava mai. La notte lavorava al panificio, la sera in pizzeria. Io ero piccolo e tutti i ricordi che ho di lui sono il frutto dei racconti di mia madre Linda”. Padre di otto figli, nonno Luigi è stato in grado di trasmettere l’amore per l’arte bianca a tutta la famiglia. “I miei zii hanno scelto di seguire le orme del padre, mia madre compresa. Anche per me e le mie sorelle è stata la stessa cosa”. Il ricordo di Carmela, andata via troppo presto lo scorso anno, ferma il racconto di Nunzio. La commozione si fonde con i ricordi. “Lei è sempre con me. Legami così forti non li spezza neanche la morte”. Il passato si fa sentire, bussa alla porta del cuore. Oggi Nunzio è il coordinatore tecnico del Pitti Pizza & Friends. Un ruolo che si è conquistato negli anni, come lui stesso ci racconta. “Ci sono stato sin dalla prima edizione. Per me ha rappresentato e rappresenta una grande occasione di crescita professionale e personale. Con Maurizio Falcone ho vissuto esperienze incredibili, a dirle tutte non basterebbe un libro. La grande forza dell’evento è nel saper far squadra. È la stessa che ho vissuto quando ero un ragazzo e oggi la sperimento da coordinatore. Negli anni ho imparato tante cose sul mondo della pizza e sulle diverse scuole che rappresentano i territori di questo meraviglioso paese”. Dal 27 agosto al Pitti Pizza & Friends ci sarà un forno dedicato al panuozzo al gusto tradizionale (provola e guanciale). Si potranno degustare anche le tante novità che si stanno sperimentando. Accanto a Nunzio ci saranno anche Linda junior, la figlia, e Libera Pia, la nipote. “Quando mia figlia mi ha detto che voleva lavorare con me, confesso, mi ha commosso. Lei e la cugina rappresentano la quarta generazione, sono per tutti noi quel futuro che temevamo di perdere. L’antica arte del far panuozzo oggi è nelle mani dei giovani”. Alla vigilia del Pitti Pizza & Friends Nunzio cerca sul telefono le foto delle passate edizioni. Una galleria di ricordi ma soprattutto di traguardi: “I complimenti di Antonella Clerici non li dimenticherò mai. Arrivammo agli studi Rai della Prova del Cuoco con un camion che trasportava un forno a legna e furgoncino carico di pomodoro, mozzarella, basilico e farina. In quel periodo c’era tutta la polemica su forno a legna si o no. E proprio per difendere la tradizione che organizzammo un evento dimostrativo al Parlamento Europeo: un capitolo importante della nostra storia, come evento e da pizzaioli”. Se il panuozzo è un must per la famiglia Mascolo-Malafronte non è da meno la pizza a chilo, altra tipicità Gragnano ereditata sempre dalla panificazione di nonno Luigi. E sulla farcitura c’è la signora Linda, mamma di Nunzio, che detta le regole. “Quando si passa alla farcitura devi sempre pensare che quel pezzo potrebbe capitare a te. Non ci devono essere vuoti. Anche esteticamente sarebbe brutta”

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