di Erika Noschese
Il consigliere di opposizione, capogruppo di Fratelli d’Italia, al Comune di Salerno Michele Sarno è pronto a chiudere la sua esperienza politica. Almeno sul fronte Palazzo di Città. Il noto e stimato avvocato penalista, infatti, conferma le voci relative alla sua volontà di rassegnare le dimissioni. Un gesto non politico ma umano: il suo obiettivo, fin dal suo insediamento, è stato quello di permettere al primo dei non eletti, Ciro Giordano, di coronare il suo sogno: garantire una rappresentanza a livello comunale ai tanti elettori che lo hanno supportato, mancando l’ingresso in consiglio comunale per una manciata di voti. Giordano, come confermato dall’avvocato Sarno, aderirà fin dal suo ingresso in consiglio comunale al partito Fratelli d’Italia per garantire loro una rappresentanza nel capoluogo di provincia. Dunque, l’addio ai banchi di Palazzo di Città avverrà a settembre. Desiderio dell’avvocato Sarno è poter lasciare il consiglio nel giorno di San Michele, il 29 settembre e questo potrebbe spingere il consigliere a chiedere al sindaco la convocazione proprio in tale data. Da quel momento, per Giordano inizia l’avventura da consigliere comunale.
Avvocato Sarno, sono ormai confermate le voci circa le sue dimissioni. A cosa si deve questa scelta?
«Non comprendo il clamore che si sta creando rispetto alla notizia delle mie dimissioni. Sono semplicemente la conseguenza di quanto avevo anticipato in campagna elettorale allorquando invitavo i candidati sindaci non eletti a dimettersi dopo un periodo per assicurare l’ingresso in consiglio comunale dei primi dei non eletti. Quindi una scelta nell’alveo della coerenza e tesa a garantire il principio di lealtà nei confronti degli elettori».
Possiamo parlare di un gesto di grande umanità, la volontà di far vivere l’esperienza del consiglio comunale al primo dei non eletti…
«Sicuramente. Nella mia scelta ha inciso il senso di amicizia e di gratitudine nei confronti di Ciro Giordano che si è impegnato in maniera straordinaria e solo per una manciata di voti non è stato eletto. Tra l’altro ricordo il giorno dopo le elezioni quando incontrai Ciro che con voce rotta dall’emozione mi rappresentò la profonda tristezza per non aver raggiunto e realizzato il suo sogno. Da quel momento ho sempre preso in considerazione l’idea di cedergli il posto in consiglio comunale».
Con le sue dimissioni, FdI perde rappresentanza in consiglio comunale. Cosa ne pensa di ciò il suo partito? Ne ha parlato?
«FdI non perderà la sua rappresentanza in consiglio comunale perché Ciro sin dal suo ingresso aderirà al partito. In quest’ottica il partito continuerà ad avere forza ed autorevolezza nella misura in cui si proseguirà nel solco dei valori a cui ci ispiriamo da sempre e secondo cui la politica non è occupazione degli spazi ma condivisione».
Qual è il bilancio della sua esperienza?
«Un bilancio straordinariamente positivo in relazione alla valorizzazione dei rapporti umani e del rapporto con i cittadini. Ho avvertito l’affetto sincero delle persone e questo mi ha reso profondamente felice».
Regionali, sarebbe pronto a dare il suo contributo?
«Darò sempre il mio contributo al partito, sarò sempre pronto a sostenere i candidati e le nostre idee. Se la domanda è tesa a sapere se intendo candidarmi le dico che non chiederò candidature perché in politica si è credibili soprattutto quando si è disposti a fare le battaglie per gli altri».
Per il terzo anno consecutivo sarà avvocato dell’anno. Un riconoscimento importante…
«Una cosa che mi riempie di orgoglio. Per la terza volta essere individuato nell’ambito del Columbus day a New York come avvocato dell’anno è un onore. E la cosa che mi riempie maggiormente di gioia è portare nel mio piccolo in alto il nome della mia città. Se penso alla mia infanzia ed alle mie origini non le nascondo che provo una profonda commozione ed una grande gratitudine nei confronti dei miei genitori che con i loro sacrifici mi hanno consentito di raggiungere vette inimmaginabili».
Quali sono i buoni propositi per settembre?
«Continuare ad essere dalla parte della gente. Continuare a rendere onore alla toga che indosso. E soprattutto, come amo ripetermi ogni giorno, mantenere una grande umiltà nella consapevolezza che non è importante rappresentare il punto in cui sei arrivato ma ricordare il punto da cui sei partito».