Nel corso delle ultime decadi, il settore del gaming ha vissuto trasformazioni radicali che hanno ridefinito il concetto stesso di gioco. Le persone hanno ampliato le loro esperienze di gioco oltre le console tradizionali, esplorando nuove piattaforme e modalità di interazione sul web. L’accesso a un’ampia varietà di esperienze ludiche attraverso Internet è diventato una norma, partendo dalle librerie di giochi digitali per computer e console fino ai giochi classici dei casinò o delle carte da tavolo, riflettendo la continua evoluzione e adattabilità dell’industria del gioco.
Negli anni in cui il mondo videoludico era prevalentemente rivolto alle console fisiche, c’era una casa di produzione che veleggiava in maniera epocale verso la gloria. Parliamo di THQ, che nel corso della sua esistenza ha vissuto momenti di grande felicità, arrivando però a toccare poi il fondo.
Nascita e caduta di THQ
THQ fu fondata nel 1990 da Jack Friedman, il quale inizio la sua avventura come produttore di giocattoli. Ben presto, però, finì per cambiare rotta e orientarsi verso il mondo dei videogiochi. In questo senso, THQ divenne una delle principali case di sviluppo e pubblicazione di giochi a livello globale, crescendo in maniera estremamente rapida anche grazie a una serie di acquisizioni e di partnership strategiche. Una delle più importanti è sicuramente quella con Nickelodeon, che portò alla pubblicazione di giochi basati su cartoni e serie tv popolari come Rugrats e SpongeBob.
Successivamente, negli anni 2000, THQ conobbe un’espansione ancora superiore, acquisendo altri studi di sviluppo al fine di inglobarli e produrre titoli di successo. In tal caso, possiamo ricordare, per esempio, il famosissimo Saints Row, così come anche i giochi di wrestling della WWE, che proliferarono con successo in tutto il mondo.
Purtroppo, però, nel corso degli anni THQ finì per avere dei grossi problemi economici, soprattutto in virtù della crisi finanziaria del 2008 e dei vari cambiamenti nel mercato videoludico. I problemi economici furono un colpo basso inatteso per l’azienda, che proprio nel 2007 aveva invece fatto registrare i suoi più alti guadagni di sempre, superando il miliardo di dollari di ricavi.
Dopo anni di gloria assoluta, THQ visse un momento drammatico. Alcune scelte sbagliate si rivelarono decisive sia a livello progettuale che economico. Per esempio, una delle decisioni più controverse fu l’approdo sul mercato dell’accessorio per Nintendo Wii uDraw Game Tablet, che inizialmente vendette bene ma poi si trasformò in un flop clamoroso quando fu lanciato anche per PlayStation 3 e Xbox 360. Non vanno sottovalutati poi i disastri commerciali di alcuni progetti non riusciti, come per esempio Warhammer 40:000: Dark Millennium e Homefront. Questi giochi infatti contribuirono senza volerlo al declino finanziario della società.
In un estremo tentativo di salvare l’azienda, nel 2012 il co-fondatore di Naughty Dog Jason Rubin fu nominato presidente di THQ. Nonostante gli sforzi profusi per far rinascere l’azienda, le cose non andarono bene. Rubin provò, tra le altre cose, a lanciare nuovi giochi per la generazione successiva di console e a migliorare la presenza dell’azienda sui social network. Ma la crisi di THQ continuò a peggiorare e, sfortunatamente, il 19 dicembre del 2012 l’azienda dichiarò bancarotta. Tutti i beni furono venduti all’asta e, di fatto, si concluse in maniera poco degna un’era in cui erano stati comunque collezionati moltissimi successi.
THQ resta nella memoria di molti videogiocatori come una casa di sviluppo davvero rilevante, in grado di fornire giochi divertenti ed esperienze di gameplay molto valide. Anche se il percorso dell’azienda è terminato in maniera traumatica e certamente non buona, il nome di THQ riecheggerà sempre come quello di una casa di produzione che ha fatto sognare milioni di persone attraverso le sue avventure videoludiche.