di Erika Noschese
Una lunga campagna elettorale, tra le regioni del Mezzogiorno d’Italia, che si è chiusa ieri nella sua città: Salerno. Il segretario nazionale del Psi, candidato al Parlamento Europeo con la lista Stati Uniti d’Europa è “tornato a casa” per l’ultimo appuntamento con il pubblico. E lo ha fatto nelle ultime ore di campagna elettorale, scegliendo di mettere da parte le piazze per dedicarsi agli incontri con i cittadini, senza trascurare i rioni collinari. Di fatti, mentre ieri sera ha salutato tutti con una grande festa a suon di jazz, giovedì si è dedicato ai quartieri del capoluogo, chiudendo a Giovi grazie ad un incontro organizzato dall’assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Salerno Massimiliano Natella. «Ho incontrato tanti dirigenti, amministratori per un collegio fatto di sei regioni. Ci siamo accorti che il lavoro viene da lontano, oggi posso dire con nettezza che riconosco la storia e l’autorevolezza del partito per far leva e forza ad una classe dirigente presente sul territorio», ha dichiarato il segretario Maraio, sottolineando di essere «il candidato che prenderà il maggior numero di voti fuori dal territorio. Tutti si riconoscono nella candidatura del segretario nazionale del Psi, il partito mi ha dato grande soddisfazione, c’è una grande unità d’intenti per riportare un socialista italiano dopo 20 anni al Parlamento Europeo. È successo un miracolo: abbiamo messo insieme il mondo socialista che ha così superato le diaspore avendo tutta la storia socialista di un tempo attorno a me. La sfida da vincere è questa, manchiamo da troppo tempo». Nel corso del suo intervento, il candidato capolista di Stati Uniti d’Europa ha ricordato l’importanza del ruolo che il sud deve svolgere in Europa. «Noi dobbiamo unire le forze per rafforzare la presenza territoriale, la mia candidatura va oltre le bandiere di partito e possiamo scrivere in Campania una nuova stagione per avere riferimenti nel cuore pulsante dell’Europa – ha detto Maraio – Autorevoli riferimenti hanno puntato su di me a partire dal presidente De Luca; doi siamo qui prima, durante e dopo le campagne elettorali, ci siamo sempre perché crediamo nel rapporto con la gente e con le persone. Sono convinto che da Salerno uscirà un risultato straordinario, saremo la sorpresa di questa campagna elettorale. L’importanza del voto dipende da ciò che farete voi, avrete un amico in Europa. Ho bisogno del vostro aiuto per rafforzare questo voto perché la nostra lista Stati Uniti d’Europa è la lista che può fare dell’Europa l’unione politica. Noi abbiamo bisogno di un’Europa che costruisca pace, l’Europa e l’Italia sono i grandi assenti ai tavoli che hanno l’obiettivo di ripristinare la pace. Dobbiamo completare questo processo di integrazione europea per evitare il rischio di una invadenza della visione di Putin e della Russia». E poi l’attacco alla Lega da parte del numero uno dei socialisti: «Dobbiamo difendere il sud, dobbiamo far prevalere un’Europa unita e che sia a difesa del sud. Oltre il 30% dei voti sono andati alla Lega alle politiche e loro hanno ridotto le Zes, hanno portato avanti l’autonomia differenziata mortificando il sud sulla sanità e non solo. Noi di sinistra abbiamo dovuto fare le barricate per evitare la privatizzazione del pronto soccorso».