Il silenzio è d’oro. Questa è la strada che hanno scelto capi paranza e portatori dopo la notifica degli avvisi di garanzia e soprattutto dopo aver letto le accuse avanzate dalla Procura di Salerno. La vicenda delle giravolte in onore delle vittime della camorra ha fatto storcere il muso e non poco agli indagati e non solo. “Ho fatto il portatore per oltre quarant’anni ma non ricordo mai la processione a Portarotese”. La precisazione anonima di uno degli storici esponenti delle paranze in riferimento ad uno delle accuse mosse dagli inquirenti. Nello specifico: la giravolta davanti al circolo Fenealc dove fu ucciso Lucio Esposito. “Mai passati di lì, sono altre le processioni che fanno quel tragitto. Così come le giravolte davanti al lungomare ed a Portanova rientrano nella tradizione storica della processione del santo patrono”. In poche parole viene contestata in toto la ricostruzione della processione. “Meglio non aggiungere altro, ci hanno dato per mafiosi… Ma parleranno i nostri avvocati al momento opportuno_”. Del resto Portarotese non compare neancbe nel comunicato ufficiale dell’Arcidiocesi che prevedeva i seguenti passaggi: : “via Duomo, via Mercanti, piazza Portanova, corso Vittorio Emanuele, via Cilento, corso Garibaldi, via Roma, largo Ragno, via Portacatena, via Da Procida e ritorno in Cattedrale per l’affidamento della città a San Matteo”. Capi paranza e portatori, anche quelli che non hanno ricevuto la notifica dell’avviso di garanzia, hanno scelto di non rendere dichiarazioni ufficiali. “Ci affidiamo ai nostri legali – ha riferito il capo paranza di San Matteo”. Una posizione comprensibile in considerazione del polverone sollevatosi in queste ore e la particolari ricostruzione dei fatti fatta dalla Procura che coinvolge in prima persona quattro portatori. Massima solidarietà nei confronti di chi è indagato e la scelta di trovare una linea comune. Questo è stato uno dei temi centrali di un veloce summit tra portatori svoltosi ieri sera. Non è da escludere che nuovi incontri saranno effettuati nei prossimi giorni. Toccherà all’avvocato difensore, Cecchino Cacciatore, il compito di trasmettere umori ed intenzioni degli indagati che nelle prossime ore potrebbero anche decidere di essere interrogati dal pm Fittipaldi. “E’ una decisione che prenderemo con la massima serenità – ha riferito il legale difensore dei portatori”.
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