di Vito Pinto
Quaranta anni, laurea in economia aziendale, imprenditore del settore turismo in una località dove questa attività è uno dei volani dell’economia, consigliere della Pro Loco, sposato, una figlia. Una scheda perfetta per Vittorio Mendozzi che per la prima volta e al momento giusto (è proprio il caso di dirlo) si candida al Consiglio Comunale di Vietri sul Mare, in rinnovo nella prossima tornata elettorale di giugno. Ai meno giovani il suo nome rimanda al rag. Vittorio Mendozzi, suo nonno, che per lunghi anni fu consigliere e assessore al Comune di Vietri sul Mare per la Democrazia Cristiana, negli anni in cui, al di là delle crisi, che vedeva il paese come laboratorio politico e dove vi era, ad ogni tornata elettorale, l’alternarsi amministrativa tra la DC e il PCI, con l’immancabile appoggio del Partito Socialista. Oggi le cose sono un po’ cambiate e certamente la stabilità amministrativa giova ai paesi e alle città nonché alle popolazioni locali, anche se, a volte, sembra che certi problemi siano duri a scomparire.
La posizione geografica di Vietri sul Mare e la sua tradizione culturale mettono sempre in primo piano tre aspetti dell’economia e della vita sociale del paese e dei suoi abitanti, con i quali ogni buon amministratore deve comunque confrontarsi nel corso del suo mandato. Aspetti che per Vittorio Mendozzi dovrebbero essere pane quotidiano, vista la sua attività di imprenditore turistico e della presenza del padre nel mondo ceramico.
Turismo e conseguente inscindibile ecologia, nonché comparto ceramico, sembrano, pertanto tre temi sui quali Mendozzi può e dovrà confrontarsi o almeno tenere nel suo bagaglio di preoccupazioni politiche e amministrative, aspetti che, ad onore del vero, hanno fatto e fanno parte del programma elettorale del sindaco uscente, Giovanni De Simone, nella cui lista Mendozzi è candidato.
– C’è da dire che l’amministrazione uscente ha raggiunto, in questi cinque anni, ottimi risultati: la differenziata è passata dal 30 al 70%. Noi pensiamo ad avere un paese green, pulito che abbia un mare balneabile: sono queste le cose che i turisti voglio trovare.
La balneabilità, però, è stato sempre un problema per le spiagge vietresi
– Si, ci sono problemi sotto questo aspetto, ma contiamo di risolverli nei prossimi cinque anni, mandando in pensione l’attuale impianto di sollevamento e collegandoci direttamente, via condotta sottomarina, all’impianto di depurazione delle acque reflue.
C’è però sempre il problema Costiera e ville costiere, nonché l’entroterra del Bonea
– Su questo aspetto c’è ancora da fare, anche se la situazione è migliorata. Il problema maggiore, però, resta la presenza eccessiva di turisti che può danneggiare il nostro territorio, una presenza che deve essere equilibrata, soprattutto per quanto riguarda il mordi e fuggi. Credo, perciò, che bisogna alzare un po’ l’asticella verso un turismo di qualità.
Ciò significa alzare i prezzi?
-Alzare soprattutto il livello dei servizi per i turisti. Noi facciamo un turismo di destinazione logistica. La gente che viene a Vietri lo fa per soggiornare e poi spostarsi facilmente per visite in Costiera Amalfitana, a Pompei, a Paestum. Dobbiamo, invece puntare su un turismo che abbia degli attrattori, come la ceramica, l’enogastronomia, la sentieristica, tutto ciò che abbraccia le peculiarità del nostro territorio.
Un turismo che resti sul territorio, un turismo di qualità. Ma sembra che, su questo, da qualche tempo Vietri abbia qualche problema: per esempio i B&B che nascono come funghi
-Questo è un settore che va regolamentato dal Governo centrale, essendo una economia accettata ed extra alberghiera. E’ una fetta di mercato che predilige quel genere di ospitalità e che non danneggia quella alberghiera, ma che, ripeto, va regolamentata.
Da sempre Vietri è stata la spiaggia di un popoloso entroterra, metelliana e nocerino, cosa che crea quel sovraffollamento del mordi e fuggi che il paese non può più permettersi, pur avendo la spiaggia più grande di tutti i centri della Costiera.
-A questo turismo va certamente data qualche regola soprattutto per quanto riguarda la viabilità che potrà avere una soluzione quando sarà realizzato il parcheggio multipiani nella zona della stazione ferroviaria. Cosa che si potrà concretizzare nei prossimi cinque anni. Ciò consentirebbe meno transito di autoveicoli sul territorio facendo di Marina di Vietri una naturale ZTL a beneficio dei soli residenti.
Molti decenni fa intervistando gli amministratori vietresi si parlava, come progetto per la viabilità, della costruzione di una strada Molina-Marina lungo il fiume Bonea. Progetto ancora fattibile?
-Penso che a breve sia più attuabile un marciapiedi a sbalzo tra Molina e Vietri. Credo che il lungo fiume Molina-Marina, di cui già parlava mio nonno da amministratore, oggi sia un po’ più complicato.
Uno dei volani economici e anche culturali di Vietri è la ceramica, riconosciuta da una legge dello Stato come di “antica tradizione”. Come ci si muoverà in questo settore?
-Questo importante comparto ha bisogno di fare rete. C’è bisogno di stare insieme, ceramisti e centri di antica tradizione, perché così si possono realizzare dei nuovi progetti. Noi abbiamo una ceramica non industriale, ma artigianale e artistica, quindi è una produzione di nicchia, alla quale va dato il giusto peso e interessamento.
Ma la ceramica può essere un valido attrattore turistico, perché non è solo produzione di oggetti, ma anche produzione di cultura…
-La cultura è ampiamente presente nel nostro programma culturale. Parliamo di manifestazioni nelle quali confluiscano scrittori con i loro libri, di mostre d’arte non solo ceramiche. In pratica in questo settore si va avanti sulla linea degli ultimi cinque anni, durante i quali c’è stata certamente una crescita.
Candidarsi è una giusta aspirazione, ma con quali sogni nel cassetto?
-I miei sono semplici: per il turismo potenziare l’info-point cioè il luogo dove si smistano i turisti che devono essere bene indirizzati. Migliorare il decoro urbano, tenendo Vietri pulita. La sicurezza sul territorio, importante per chi viene a soggiornare. Migliorare e potenziare le vie del mare, che hanno sinora portato indubbi benefici a Vietri. Poi bisogna creare degli eventi promozionali per il territorio, come una volta che si invitavano i giornalisti. Oggi bisogna rivolgersi alle nuove figure professionali del settore, come i travel blogger, invitandoli una volta l’anno a soggiornare a Vietri: così si promuove il territorio dando più possibilità di conoscenze a chi poco ci conosce. Infine, bisogna partecipare alle fiere nazionali e internazionali specializzate.
Nei sogni c’è un assessorato?
-Per ora spero in un buon risultato. Poi si vedrà.