«Siamo sull’orlo di una catastrofe annunciata da tempo». Non usa mezzi termini la consigliera comunale di opposizione Elisabetta Barone che interviene in merito alla delicata situazione finanziaria dell’ente, oggi a rischio commissariamento qualora – il prossimo 10 maggio – non dovesse essere approvato in giunta il rendiconto di gestione 2023. «La consiliatura è cominciata con il riconoscimento di un disavanzo di 172milioni di euro che ad oggi, nonostante l’impegno di un assessore tecnico (almeno fino a novembre 2023) non solo non si è ridotto se non di pochi spiccioli ma sembra ormai un buco nero che attrae al suo interno sempre più risorse. E non basta vendere “i gioielli di famiglia”, come li chiama Alfonso Malangone, per arginare la forza entropica che ha avviato l’ente verso il collasso finanziario. Forse, l’ex assessore tecnico ha percepito che non c’era più nulla da fare e ha preferito lasciare il Titanic al suo destino – ha dichiarato ancora la consigliera Barone – In questo scenario spese inutili come i più di 500mila euro per il concerto di capodanno si potevano ben risparmiare. Intanto, continua lo sperpero di risorse pubbliche per finanziare attività che potrebbero essere cedute allo Stato liberando risorse per ripianare parte del bilancio. Come ho mostrato nell’ultimo consiglio a proposito delle 2 scuole materne comunali che costano all’ente quasi un milione di euro all’anno, quando i due plessi potrebbero tranquillamente essere ceduti agli istituti comprensivi adiacenti, liberando così risorse per le casse comunali, non c’è probabilmente neanche piena consapevolezza da parte dei dirigenti e degli assessori dei costi di gestione né capacità di razionalizzare la spesa nell’interesse dei cittadini. E, invece, ai cittadini vengono imposte tasse e balzelli sempre più esosi. Basti pensare alle quote richieste alle famiglie per gli asili nido. La quota più bassa di 146 euro al mese viene richiesta addirittura a famiglie con un Isee di 5000 euro annuo». Per la leader d’opposizione, dunque, «non c’è da meravigliarsi allora se in questa città nel 2022 ci sono stati soli 200 nuovi nati e se annualmente un numero significativo di giovani abbandona questa città sia per andare a studiare sia per cercare lavoro altrove. Evidentemente la città, nonostante i proclami, le piazze e i palazzoni, non è attrattiva per i giovani (ai quali al più si offrono alcool e sostanze stupefacenti). Ai giovani che nonostante tutto decidono di rimanere, questa giunta non è stata capace neanche di offrire un sogno semplice come poteva essere il Forum dei giovani. Questa giunta è arrivata al capolinea. È ora che si dimetta e vada a casa, avendo dimostrato inefficienza e incapacità amministrativa». er.no
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