Contrastare il fenomeno dell’usura, intercettando le situazioni di fragilità e le difficoltà che vivono famiglie e imprese: è questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto ieri in Prefettura tra il Prefetto Francesco Esposito e il Presidente regionale dell’Abi Campania, Giuseppe Mario Nargi, alla presenza del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Prefetto Maria Grazia Nicolò. Hanno preso parte all’incontro il Questore Giancarlo Conticchio, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Filippo Melchiorre, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Oriol De Luca, l’Assessore alla sicurezza del Comune di Salerno Claudio Tringali, il Direttore della filiale di Salerno della Banca d’Italia Luca Moscatelli, il Vice Presidente della Camera di Commercio Giuseppe Gallo nonché i rappresentanti delle associazioni di categoria, della Caritas e delle associazioni antiracket e antiusura, ai quali è stata offerta la possibilità di aderire al protocollo. Presente anche la FeNailp Salerno, rappresentata dall’avvocato Pietro De Rosa Dirigente Superiore della Polizia di Stato in quiescenza. L’accordo – che ricalca lo schema dell’accordo quadro nazionale del 2007, aggiornato nel 2021 – si prefigge l’obiettivo di incrementare gli strumenti di sostegno alle microimprese e alle famiglie in momentanea difficoltà nella provincia di Salerno, nonché di prevenire l’infiltrazione e la diffusione di fenomeni criminali legati all’usura, grave minaccia agli operatori economici, agli equilibri di mercato e al rispetto delle regole sulla concorrenza. L’iniziativa nasce con la finalità di mettere a punto una rete territoriale tra istituzioni pubbliche e private – che confluiranno nell’“Osservatorio provinciale sul fenomeno dell’usura” istituito oggi presso la Prefettura – che si impegnerà attraverso uno scambio di conoscenze, di esperienze e di buone prassi ad intercettare in tempo e ad anticipare la soglia di intervento rispetto a situazioni di fragilità di famiglie e imprese, in una logica di valorizzazione di una rete di solidarietà prima che si possano creare situazioni di disagio e sofferenza. Nello specifico l’Osservatorio provinciale sarà chiamato a promuovere campagne informative sull’utilizzo dei Fondi di prevenzione dell’usura; ad offrire un sostegno ad iniziative di prevenzione del fenomeno dell’usura, del sovraindebitamento e della cattiva gestione del denaro, anche attraverso la promozione dell’educazione finanziaria; ad attuare forme di coordinamento e promozione per contrastare la pubblicità ingannevole in tema di concessioni di credito dietro cessioni di aliquote stipendiali; a promuovere iniziative per incrementare, diffondendo un’informazione corretta sulle sue caratteristiche, l’attività di microcredito finalizzata all’inclusione sociale e finanziaria delle fasce vulnerabili della popolazione. Con la sottoscrizione del protocollo è infatti possibile procedere alla promozione di iniziative d’informazione sull’utilizzo dei Fondi di prevenzione dell’usura, mantenendosi in stretto contatto con i Confidi, le Fondazioni antiusura, le Associazioni di categoria ed altri soggetti pubblici o privati impegnati nel settore; sostegno ad iniziative di prevenzione del fenomeno dell’usura, del sovraindebitamento e della cattiva gestione del denaro, anche attraverso la promozione dell’educazione finanziaria; attuazione di forme di coordinamento e promozione di iniziative volte a contrastare la pubblicità ingannevole in tema di concessioni di credito dietro cessioni di aliquote stipendiali; promozione di iniziative per incrementare, diffondendo un’informazione corretta sulle sue caratteristiche, l’attività di microcredito finalizzata all’inclusione sociale e finanziaria delle fasce vulnerabili della popolazione. L’osservatorio provinciale consentirà di procedere con il monitoraggio, in collaborazione con forze di polizia e organi giudiziari, della fenomenologia dell’estorsione e dell’usura, sia per aree geografiche che per categorie socioeconomiche, al fine di formulare un quadro recante l’entità e la configurazione concreta della stessa; studio e proposizione delle misure di contrasto ai reati di usura e racket nella specifica realtà provinciale e diffusione della cultura delle realtà sociali locali; organizzazione di attività a tema che coinvolgano gli operatori economici esposti a pressioni distorsive della libera concorrenza; cura dei rapporti di collaborazione e di scambio di dati ed informazioni con l’Osservatorio centrale. Dal canto suo, la commissione Abi della Campania si impegnerà a promuovere la conoscenza del presente Protocollo presso le banche operanti sul territorio provinciale mediante apposita Lettera Circolare, sensibilizzandole all’adesione; assicurare un continuativo e diretto confronto con i Confidi e le Fondazioni / Associazioni antiusura, con l’obiettivo, in particolare, di promuovere un miglioramento graduale della gestione delle criticità che possono interessare le convenzioni antiusura in atto e in via di predisposizione. Compito delle banche sarà individuare, all’interno della propria struttura, uno o più referenti, per la gestione dei rapporti convenzionali con Confidi, Fondazioni e Associazioni antiusura, al fine di facilitare la efficace e tempestiva soluzione di eventuali problematiche relative alle singole pratiche di finanziamento ovvero alle questioni più generali riguardanti l’operatività delle convenzioni; definire un dettagliato iter procedurale per la gestione delle richieste di accesso ai finanziamenti disciplinati dalla normativa sull’usura, che tenga conto delle peculiarità dei soggetti richiedenti e delle apposite garanzie previste per facilitarne l’accesso; prendere in considerazione – prioritariamente – le verifiche effettuate dai Confidi e dalle Fondazioni e Associazioni antiusura, assumendo tempestivamente le decisioni sulle richieste di finanziamento, entro i 30 giorni lavorativi decorrenti dalla presentazione della completa documentazione necessaria all’avvio formale del procedimento istruttorio; individuare tempestivamente, all’interno delle proprie organizzazioni, la figura del “facilitatore-referente informativo” antiusura, avente il compito di promuovere la più ampia conoscenza degli strumenti di prevenzione e di solidarietà. I facilitatori saranno impegnati anche ad orientare e consigliare i clienti sui rischi connessi nell’intraprendere operazioni “non sostenibili” sulla base della propria capacità reddituale. La sottoscrizione del protocollo alla presenza del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Prefetto Maria Grazia Nicolò, è la conferma della presenza e dell’attenzione dello Stato sul territorio e del lavoro svolto in sinergia con le realtà territoriali. Il Prefetto Esposito, a margine dell’incontro, ha sottolineato l’importanza della firma odierna e ha aggiunto: «Occorre creare un’ampia rete di soggetti – tra cui anche la Camera di Commercio e le associazioni di categoria – che dovranno contribuire a far emergere il fenomeno dell’usura che, per sua natura, ha carattere sommerso e le cui cause sono riconducibili ad una molteplicità di fattori, tra i quali si evidenziano la scarsa propensione delle vittime a sporgere denuncia, la diffidenza verso le istituzioni, la difficoltà di accedere al credito legale. È di fondamentale importanza che vi sia la massima collaborazione delle vittime a sporgere denuncia, perché solo in tal modo è possibile contrastare adeguatamente l’usura. L’Osservatorio Provinciale istituito oggi opererà in stretto raccordo con l’Osservatorio Nazionale e si impegnerà ad intercettare in tempo le esigenze e le difficoltà in cui quotidianamente possono imbattersi famiglie e imprese». Anche il Commissario Nicolò – dopo aver informato i presenti sulle attività dell’Osservatorio Nazionale e, in particolare, della costituzione del gruppo statistico per uno studio approfondito sui possibili destinatari di richieste usurarie nonché del gruppo normativo per lo studio di eventuali modifiche o integrazioni normative – ha invitato le vittime a «denunciare e ad affidarsi alle istituzioni e alle Forze di Polizia. Le denunce non servono soltanto per accedere al fondo, ma anche per avviare un procedimento penale. Il contributo della vittima, dal momento della denuncia è fondamentale in quella che è l’attività di contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura. La vittima deve essere consapevole che denunciare vuol dire affrancarsi dalla criminalità, riappropriarsi della propria libertà e della propria dignità personale, in una parola: rivivere». er.no
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