di Enzo Sica
Il discorso Salernitana, come potrebbe andare avanti e soprattutto se andrà avanti lo abbiamo affrontato con un giornalista che mastica calcio da anni come Paolo De Paola già direttore di Tuttosport, del Corriere dello Sport nonché vicedirettore della Gazzetta dello sport ed attualmente è tra gli opinionisti più gettonati del panorama nazionale calcistico e punta di diamante di Telecolore, nella trasmissione Goal su goal condotta da Franco Esposito. Direttore una stagione fallimentare quella della Salernitana in questo suo terzo campionato di serie A. E’ d’accordo? <Diciamo che vedendo la classifica attuale, i pochi punti fin qui conquistati ed anche i quattro ribaltoni tecnici con l’arrivo di Stefano Colantuono bisognerebbe dire di sì anche se sono convinto che si stia già prendendo tempo per programmare, penso, la nuova stagione> In che senso con un punto di domanda ovvio: ma quale sarà? <Bisogna fare attenzione ai conti innanzitutto come sta dicendo da tempo la società alla luce del fatto che non ci sarebbero, al momento, eventuali acquirenti come ha detto Maurizio MIlan, amministratore delegato, non più tardi di qualche giorno fa. Però è chiaro che se arriva un’ offerta congrua penso che verrà valutata dall’attuale management> Quali potrebbero essere, al momento, le alternative a Iervolino? <Guardi l’unica alternativa attuale è lui stesso. E’ un imprenditore brillante, ha fatto il mea culpa per i tanti errori fatti e penso che abbia voglia di ristrutturare la società. E sono convinto che se ritorna l’entusiasmo si butterà tranquillamente altrimenti cambierà idea. Ha le risorse per andare avanti e poi magari con un piano strategico dovrà far passare il nuovo organigramma societario> In che modo? <Nominando un buon direttore generale visto che ha un ottimo amministratore delegato che porta avanti bene i conti della società e poi dovrebbe arrivare un buon allenatore che possa darti quella tranquillità tecnica con un ciclo di almeno tre anni. Fare acquisti giusti che ovviamente questa eccezionale tifoseria si aspetta anche in un altro campionato, magari anche avere uno stadio di proprietà in sintonia con i politici locali facendo nel contempo chiarezza per le proprie intenzioni> Non ripetere gli errori che ci sono stati anche in questa stagione. <Ma certamente e penso che come sempre l’intelligenza dei tifosi sia al primo posto di tutto. Hanno capito che perdere un imprenditore come Iervolino non i deve assolutamente. Lui il presidente il mea culpa lo ha fatto, penso che l’errore principale sia stato commesso proprio con Paulo Sousa sia da Iervolino che De Santis ad inizio stagione. Tante perplessità per una squadra incompleta e non si doveva cominciare paradossalmente con il tavolo ad una gamba sola. Si è visto poi come è finito dopo appena otto giornate di campionato> La rabbia dei tifosi c’è stata proprio, va detto, da inizio campionato? <Ma si, non ti puoi presentare in quel modo quando già il tecnico ha detto che la squadra manca di alcune pedine essenziali. Il tutto ha irretito i tifosi. Poi c’è stato anche il malumore all’interno della squadra, il giocattolo si era già rotto ed il presidente penso che a quel punto doveva fare piazza pulita e mettere fuori sia Sousa che De Sanctis> Le cose le voleva migliorare nel mercato di riparazione di gennaio con la nuova figura di direttore generale inserita da Iervolino? <Penso che il presidente per il bene della squadra ed anche per ascoltare i tifosi che chiedevano l’arrivo di un grande dirigente, profondo conoscitore del calcio come Walter Sabatini lo abbia fatto perchè sperava che le cose potessero migliorare. Con tutto il rispetto per il diggi dico che lui in campo, viste le sue condizioni di salute, non poteva starci ed essendo in quelle condizioni non si doveva richiamare. Si doveva puntare su altre soluzioni visto che con Sabatini non è stato fatto moltissimo. Basti pensare che con Liverani in panchina solo per cinque partite arrivato proprio con Sabatini che lo ha voluto si è raggiunto il punto più basso di questa stagione con un solo punto conquistato. Mancanza di qualità e spinta in una squadra che probabilmente andando avanti con Inzaghi poteva avere qualche punto in più> Eppure con Sabatini due anni fa c’era stato il miracolo con Nicola in panchina. <Fatto Salvo quella prima eccezionale salvezza poi niente si è ripetuto, Ma ripeto auguro ad Iervolino di ritrovare entusiasmo e formare una società completa con un amministratore delegato di qualità che già ha, credo, un buon direttore sportivo, un allenatore che possa davvero essere un punto per la ripartenza> Spesso il presidente Iervolino ha lamentato l’assenza delle istituzioni politiche al suo fianco. <Diciamo che un imprenditore di successo come è Iervolino ha alle spalle una società forte per impegnarsi per uno stadio che possa essere importante a livello giovanile soprattutto. La progettualità non dimentichiamolo è dettata dal territorio> Secondo lei che segue il calcio da anni: cosa dovrebbe fare Iervolino? <Andare avanti e anzi non si faccia buttare giù dai giudizi dei social. Ricordo che tanti grandi presidenti, anche in serie A, che con la loro passione, che è stata una molla principale, sono andati avanti ed hanno fatto grandi cose non curandosi minimamente di giudizi in molti casi davvero affrettati>