Ad Agropoli si pensa già a come utilizzare i proventi della tassa di soggiorno del 2024. L’amministrazione comunale retta dal sindaco Roberto Antonio Mutalipassi, con delibera, ha deciso come impiegare quelle somme, già quantificate in duecento mila euro.
Essi saranno reinvestiti per finanziare varie attività come: ventimila euro saranno destinati agli eventi sportivi, centotrenta a quelli turistici, ventimila per il servizio di salvataggio sulle spiagge ed infine i rimanenti trentamila euro per gli eventi culturali e tra essi si può già leggere il settembre culturale, rassegna libraria divenuta un appuntamento fisso ad Agropoli. Introiti importanti, dunque, quelli previsti da Palazzo di Città che dovrebbero essere dunque totalmente reimmessi in circolo. Anche per il 2024, si applicheranno le tariffe che hanno preso il via lo scorso anno. La tassa di soggiorno è un emolumento che deve pagare il non residente che pernotta in città, si calcola al giorno e a persona. Differenze sostanziali si hanno nella tipologia di struttura ricettiva e anche ad Agropoli è stato deciso di applicare la tassa secondo tale differenziazione.
Negli alberghi a una o due stelle, si paga un euro e cinquanta centesimi al giorno per persona; due euro al giorno per persona negli alberghi a tre stelle; negli alberghi a quattro e a cinque stelle, si arriva a due euro e cinquanta, tre euro, infine, per gli alberghi a cinque stelle lusso. Discorso diverso per le strutture extralberghiere dove c’è la tariffa fissa di un euro e cinquanta, sempre a persona e al giorno, per affittacamere e B&B, case e appartamenti vacanze, case per ferie, ostelli per la gioventù, attività ricettive in residenze rurali mentre si scende ad un euro per rifugi di montagna e case religiose di ospitalità, qualora dovessero sorgere. Per le strutture turistico-ricettive all’aria aperta, si deve versare un euro nei campeggi per la sosta in piazzole e per il soggiorno di turisti provvisti, di norma, di unità abitative quali tende ed altri mezzi autonomi di pernottamento come roulotte, maxi caravan e case mobili, un euro e cinquanta centesimi nei villaggi limitatamente al soggiorno in unità abitative come bungalow o equivalenti.
Per tutti gli altri casi, la tariffa è di un euro e cinquanta centesimi. Tra gli obiettivi della delibera di cui sopra, oltre ovviamente all’indirizzo di cui in oggetto, c’è anche quello della lotta al sommerso e all’evasione. Lo scorso anno, ad esempio, l’introito previsto era di centoventi mila euro. La differenza tra il 2023 e il 2024 potrebbe essere proprio nella capacità di recuperare somme da parte di coloro i quali non versano le dovute quote, di fatto frodando il fisco. Ad oggi, questa triste usanza è sempre più diffuso e colpisce sia le grandi città che le piccole, sia le mete turistiche maggiormente gettonate e sia quelle di nicchia. Ad Agropoli, in particolare, colpisce molto il fenomeno di piccoli appartamenti affittati nei mesi estivi senza alcun tipo di contratto o di fiscalità. Elemento sul quale si cerca di intervenire ma che rimane, purtroppo, difficile da debellare. Spesso, intere famiglie di turisti, trascorrono le loro vacanze anche in angusti spazi come autorimesse o piani interrati.