Michele Rizzo: "A Lustra lavori incompleti" - Le Cronache
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Michele Rizzo: “A Lustra lavori incompleti”

Michele Rizzo: “A Lustra lavori incompleti”

Michele Rizzo è consigliere comunale di opposizione di Lustra. Da sempre in prima file per il bene del suo comune, si dice pronto ad affrontare la prossima campagna elettorale perché sono stante le criticità che attanagliano il piccolo borgo dell’entroterra cilentano.

Da consigliere, qual è la vera situazione economica del comune?

“I servizi comunali sono quasi al collasso, abbiamo solo personale a tempo determinato. I comuni hanno un limite di spesa che fino al 2021 era dato dalla media del costo 2010/2013 per circa 280.000 mai spesi, dal 2021 la nuova norma ha ridotto il costo del personale e il totale che possiamo spendere è di circa 180mila euro, ma esistono dei margini di spesa da poter utilizzare. A volte ci sono difficoltà per mancanza di liquidità ed è un problema strutturale, infatti i bilanci consuntivi riferiti agli anni dal 2015 al 2022 hanno chiuso con un notevole disavanzo di oltre 400mila euro. Solo nel 2022, dopo vari solleciti e diffide ad adempiere, si è deciso di ripianare nel bilancio delle prossime annualità ed anche in questo caso invece di applicare la legge la si è interpretata”.

Qualche difficoltà c’è anche nella pulizia del comune…

“Il nostro territorio è molto vasto ed ha una infinità di strade. A mio avviso manca un programma annuale di manutenzione, anche perché, rispetto ad altri comuni, riusciamo ad utilizzare poco il personale idraulico forestale della Comunità Montana”.

Veniamo ai proclami del sindaco: tanti soldi entrano nelle casse comunali grazie anche ai finanziamenti ma cosa si è fatto?

“I lavori pubblici realizzati nel nostro comune lasciano a volte molto a desiderare. Dei tanti esempi, penso ai lavori di messa in sicurezza del cimitero al capoluogo: gli interventi dovevano terminare il 31 dicembre del 2022 ma ad oggi, marzo 2024, essi vanno ancora a rilento con tutte le problematiche quando piove. Chiederò al RU e cioè al responsabile del procedimento, di applicare le sanzioni alla ditta esecutrice e di revocare l’incarico al direttore dei lavori. Dobbiamo finirla col pensare che esistono solo i diritti. Il campo sportivo a Rocca Cilento poi, costato circa due miliardi delle vecchie lire, è ormai da tempo dismesso e versa in una situazione di persistente e vergognoso degrado. È stato presentato un progetto per la riqualificazione di circa 600mila euro e intanto la squadra dei nostri ragazzi e costretta a giocare sul campo di Laureana Cilento e poi ci chiediamo il perché i giovani vadano via. Altra nota dolente è il campo multifunzione di Selva che è costato 200mila euro, con un mutuo che stiamo ancora pagando. A distanza di anni, ancora oggi risulta inutilizzabile, in quanto il manufatto risulta realizzato sul terreno del demanio è evidente il danno erariale”.

Il castello di Rocca è privato e nelle parole del sindaco spesso viene visto come la panacea a tutti i mali. Cosa possiamo dire?

“Sul castello di Rocca Cilento, ed era il 2015 prima che venisse acquistato, ho dichiarato che l’unica strada fosse l’intervento del privato. Il castello non è certo la panacea che può guarire tutti i mali ma sicuramente ha fatto conoscere il borgo antico, è nato qualche b&b. Ritengo, però, che Rocca abbia bisogno di un progetto complessivo che individui le cose da realizzare per l’accoglienza di chi viene a visitarlo. Il castello è un bene sottoposto a vincolo e il comune doveva obbligare il proprietario a rendere disponibile alle visite il castello almeno una volta al mese, altrimenti le persone vanno al ristorante o al matrimonio e vanno via senza visitare il borgo, con pochi benefici per chi vorrebbe aprire un’attività commerciale. Oggi, con la ristrutturazione effettuata, rimane poco da vedere. Ritengo, che i rapporti con la proprietà del castello e il Comune vanno rivisti ed adeguati alle esigenze future”.

Come vede Lustra e le aree interne del Cilento nel futuro?

“La situazione di spopolamento che investe l’intero Cilento, l’età media molto elevata, un reddito medio pro capite basso e una economia prevalentemente di reddito fisso lasciano poche speranze ai giovani. Certo la politica in passato non ha saputo cogliere alcuni segnali ed oggi paghiamo le conseguenze. Ritengo che il nostro comune abbia delle buone carte da potersi giocare, ora bisogna vedere se i giocatori sono disposti ad accettare la sfida e giocare”.

Tra due anni ci saranno le elezioni comunali. Cosa farà l’attuale minoranza?

“Mancano meno di due anni alle elezioni per eleggere il nuovo consiglio comunale. Con il disinteresse di buona parte dei cittadini non sarà facile presentare una lista di persone che amano e hanno a cuore il paese e hanno voglia di accorciarsi le maniche e tentare di risolvere i tantissimi problemi esistenti. Negli ultimi anni la politica e diventata solo apparenza, continui proclami: io preferisco la sobrietà del fare. Inoltre io ed attivisti ci stiamo attivando per presentare una lista, la migliore possibile, perché non è nostra intenzione farci da parte: il paese ha bisogno di tutti e sopratutto di giovani”.