La Chiesa Gesù Redentore gremita ieri mattina a Salerno per l’ultimo saluto a Gino Liguori, giornalista de Il Mattino, editorialista di Le Cronache e dell’emittente televisiva Telecolore. Ma anche il primo radiocronista della Salernitana, all’epoca un vero pioniere di radio Salerno 1 e grande protagonista, con Franco de Ippolitis, della trasmissione Granata show su Telediocesi. Proprio don Ciro, parroco della chiesa di quartiere Europa ha voluto ricordare il professionista e l’uomo: una persona che amava il suo lavoro e la sua famiglia, sempre pronto a tendere una mano al prossimo, ad affrontare la vita con ironia, con semplicità, con caparbietà. Caratteristiche, queste, che lo hanno accompagnato durante la sua vita, apprezzato e stimato da tanti. «Gino conosceva tutti, approfonditamente. A me piaceva giocare a calcetto e puntualmente Gino prendeva dal mio borsone alcuni indumenti. Si respirava un clima meraviglioso in redazione grazie a lui», ha dichiarato all’emittente televisiva Telecolore Gianfranco Coppola, presidente nazionale Ussi. Tanti gli amici che ieri mattina hanno voluto condividere un ricordo: «Ho vissuto con lui esperienze straordinarie. Gino amava la famiglia e la professione, di lui ricordo la correttezza, la curiosità. Aveva tutte quelle qualità che oggi mancano perchè oggi i giornalisti non hanno più la curiosità di andare incontro alle notizie. Il suo sorriso e la voglia di andare avanti ci hanno sempre illuminato», ha detto Giuseppe Blasuìi. Per Antonio Manzo, che ricordato proprio su Cronache la figura di Gin Liguori, «è andato via un uomo con una storia professionale e una storia umana incredibile. E’ stato il volto e la voce di tante notizie a Salerno, noi siamo nati con lui e abbiamo il dovere di ricordare la passione per il fatto, per le notizie». Tanti i colleghi che hanno raccontato i momenti trascorsi insieme in redazione: non aveva l’auto, si spostava con i mezzi di trasporto pubblico o con i taxi e questo gli consentiva di arrivare in redazione con tante notizie, ricordano alcuni colleghi che con Gino Liguori hanno condiviso pezzi di vita e l’amore per il giornalismo. Passione che non ha mai trascurato, dedicandosi sempre con cura e passione ad ogni singolo editorale che lanciava attraverso queste colonne.
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