di Erika Noschese
Fermare l’inquinamento ambientale in città: questo l’obiettivo del presidente della commissione Ambiente Arturo Iannelli che ieri mattina ha convocato in commissione i rappresentanti del comitato Salute e Vita per non abbassare l’attenzione sulla problematica delle fonderie Pisano per provare a chiarire definitivamente il nesso di causalità con l’aumento di tumori che si registra in quella zona ormai da anni. «In commissione è stato più volte citato lo studio Spes, contatterò l’istituto zooprofilattico per invitarlo a relazionare in maniera ancora più dettagliata rispetto a quanto fatto nel corso del tavolo tecnico per capire se alcune informazioni sono reali, in che modo intervenire essendo incisivi su questo fronte – ha dichiarato il presidente della commissione Ambiente, Arturo Iannelli – L’obiettivo del Comune è riuscire a risolvere il problema e restituire serenità ai cittadini; sarà nostra cura da oggi in poi continuare su questa strada, fare iniziative con cittadini e associazioni per far sentire la vicinanza dell’amministrazione perchè noi non abbiamo alcun interesse se non la salvaguardia del lavoro e della salute pubblica perchè è anche vero che noi dobbiamo cercare di salvaguardare i posti di lavoro delle Pisano ma questo non a discapito dei cittadini». Iannelli ha chiarito che stando ai dati attuali non si registrebbe questo eccesso di tumori ma è sicuramente necessario procedere ad uno studio più approfondito per verificare l’eventuale presenza di un inquinamento massiccio anche per quanto riguarda l’età pediatrica perchè, ha chiarito Iannelli, «questo ci risolverebbe il problem». Presente in commissione Ambiente anche l’assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Salerno Massimiliano Natella che ha proposto al consiglio comunale un emendamento: dare una scadenza al Pua, alla base dello strumento urbanistico. «In quella zona lo strumento urbanistico nel 2007 non prevede più un’area industriale – ha detto l’assessore Natella – La delocalizzazione non avviene anche per altre ragioni e qui ci sono in ballo altri comuni, altre aree che sono state adocchiate ma non si riesce a realizzare e penso che l’unico strumento che abbiamo a disposizione è cercare di trovare una soluzione per accelerare questo processo di trasformazione urbanistica». Lo step successivo adesso è chiedere all’Asl di avere tutte le informazioni necessarie per provare a dare una svolta concreta ad una problematica che va avanti da troppi anni. Parla infatti di dato accertato da anni il presidente del comitato Salute e Vita Lorenzo Forte: «enti come l’Asl non hanno effettuato gli studi epidemiologici come promesso nel 2014 e continua a non fare il proprio dovere – ha detto Forte – Il presidente De Luca solo un anno e mezzo fa con una dichiarazione pubblica ha confermato che le fonderie Pisano inquinano e non fanno nulla per non inquinare ma a quelle parole non è seguito un atto concreto e ci chiediamo come intende intervenire la politica per dare risposte ai cittadini rispetto ad una problematica di disastro sanitario» che sembra ancora oggi lontana dalla risoluzione.