di Erika Noschese
Dopo la decisione del Comune di Salerno di fare un passo indietro rispetto ai box di piazza Cavour è scontro con la società che si era aggiudicata i lavori ma che per mesi è stata ferma, lasciando la città nel caos assoluto. La Parking Cavour Salerno srl, concessionaria del progetto di finanza conferma che alla base della problematica vi è la mancata acquisizione dei binari, oggi di proprietà di Rfi. «La Pcs, nel corso del rapporto concessionario, ha sempre esposto le proprie osservazioni agli uffici preposti dell’amministrazione comunale evidenziando la mancata consegna delle aree riferibili ai binari di proprietà della società Rfi”; tant’è, continua la nota “che gli uffici tecnici comunali preposti, hanno consegnato le aree di cantiere, dividendo in tre fasi l’intervento così, nelle more, provare a concludere l’iter di acquisizione della piena proprietà delle aree occupate dai binari», hanno fatto sapere dalla società.
Intanto, a puntare il dito contro l’amministrazione comunale anche il consigliere comunale di Oltre Donato Pessolano: «Il Comune fa marcia indietro solo quando c’è il rischio di perdere la faccia: l’epilogo della vicenda di Piazza Cavour è, in tal senso, emblematico – ha detto il consigliere di opposizione – Palazzo di Città parla di impossibilità di trovare una soluzione adeguata per la realizzazione dei box e porta in sua difesa gli inadempimenti del concessionario. Lo fa dopo che per anni, come da noi denunciato anche di recente, è stato letteralmente ingabbiato da un cantiere lumaca uno degli angoli più belli della città, con i soliti annunci mirabolanti susseguitisi su una presunta trasformazione urbana della nostra Salerno che, in realtà, da troppo tempo è ormai ridotta ad un cantiere a cielo aperto senza fine e senza soluzione di continuità. E se da un lato è un bene che la piazza sia finalmente liberata – aspettiamo di capire in che tempi e modalità – viene da chiedersi quali sono state le motivazioni alla base di un dietrofront così netto da parte dell’amministrazione. Semplice inadempimento del concessionario o qualcosa di ben più rilevante, ovvero aver verificato che non ci siano le condizioni per procedere con lavori in una zona vicina al mare? Magari aver riscontrato una forte instabilità del sottosuolo a pochi passi dalla linea di costa?». Per Pessolano infatti «sono tanti gli aspetti oscuri su cui occorrerà fare chiarezza. La comunità dopo oltre 11 anni dalla presentazione del progetto, ha diritto di sapere quali sono gli inadempimenti del concessionario, al fine di fugare ogni dubbio sulla dispersione di soldi pubblici. L’importante è, in ogni caso, che il Comune ripristini la piazza al più presto da ciò che resta del cantiere, agendo in danno e facendosi risarcire dal concessionario inadempiente. Sarebbe questo l’unico modo per evitare tempi biblici per il ritorno alla normalità e consentire così, ai salernitani di tornare a riviverla».