Franco Tavella (Cgil): «Salvini? È l’atteggiamento del bullo» - Le Cronache
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Franco Tavella (Cgil): «Salvini? È l’atteggiamento del bullo»

Franco Tavella (Cgil): «Salvini? È l’atteggiamento del bullo»

di Erika Noschese
Anche in Campania, Cgil e Uil saranno in piazza per il primo dei cinque scioperi indetti dalle due confederazioni per alzare la voce contro la manovra economica e finanziaria del Governo Meloni. A Napoli, in piazza del Plebiscito dalle 10:00 alle 12:00, la manifestazione regionale che coinvolgerà lavoratrici e lavoratori da tutta la regione. A spiegare le motivazioni dello sciopero Franco Tavella, segretario regionale dei pensionati della Cgil.
Domani (oggi per chi legge, ndr) lo sciopero generale. Quali sono le motivazioni alla base?
«Le motivazioni sono la legge di Bilancio che impoverisce il Paese e in particolare i lavoratori e i pensionati. Una legge di bilancio che diminuisce il finanziamento alla sanità pubblica e gli ospedali di servizi sanitari sono in una condizione per la quale bisogna assolutamente correre ai ripari piuttosto che diminuire il finanziamento. Parliamo di una legge di bilancio che allunga, nella sostanza, la possibilità di andare in pensione e quei pochi che riescono a farlo hanno una penalizzazione economica molto consistente quindi rischiano di avere una pensione di vecchiaia; un’operazione sul fisco che ancora una volta non tocca l’evasione fiscale, che in Italia vale cento miliardi, e anzi premia, con condoni mascherati i più furbi, quelli che le tasse non le hanno mai pagate. Un quadro più che sufficiente per andare ad uno sciopero come quello che faremo domani (oggi per chi legge, ndr) e con una partecipazione che sarà molto numerosa».
Uno sciopero che si scontra con la posizione del governo nazionale. Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato l’ordinanza di precettazione…
«Noi andremo avanti secondo quanto avevamo deciso. Abbiamo ridotto le ore di sciopero per non esporre i lavoratori a sanzioni disciplinari o di natura economica. La manifestazione del ministro Salvini, che sembra appartenga più ad un bullo che ad un ministro, non garantisce il diritto allo sciopero dei lavoratori. La stessa predisposizione della commissione di garanzia sembra fatta più sotto dettatura che una valutazione tecnica rispetto alla legge per la possibilità dello sciopero. L’Italia è uno dei Paesi dove si sciopera di meno in Europa, precettare i lavoratori e indicare una impossibilità di sciopero va in controtendenza con la democrazia; in Germania in queste ore si sciopera per venti ore consecutive per richiedere un aumento in busta paga e un bonus di tremila euro a copertura dell’inflazione. Siamo la Cenerentola d’Europa con la quale si stanno facendo prove di regime ma domani arriverà una risposta importante».
Non tutte le organizzazioni sindacali aderiscono, cosa ne pensa?
«Questo bisognerebbe chiederlo a loro. A differenza di Salvini sono abituato a rispettare tutte le posizioni, comprese quelle di coloro che non la pensano come me. Non mi chiamo Salvini, non intendo imporre la mia volontà a nessuno né dare giudizi, per noi ci sono tutte le motivazioni per protestare e lo faremo. La Cisl deciderà cosa fare, pure loro avanzano delle critiche a questa legge di bilancio».
Salario minimo, ancora tutto bloccato…
«Se non si stabilisce un salario minimo abbiamo una sorta di supermercato nel quale l’imprenditore sceglie di volta in volta il contratto da applicare visto che abbiamo una miriade di contratti e spesso vanno al di sotto degli otto euro. Una decisione di civiltà in un Paese nel quale regna la giungla delle retribuzioni e rischia di prevalere la politica del più furbo».
Sicurezza sui posti di lavoro, Salerno in questi anni ha conosciuto tragedie che forse potevano essere evitate.
«Bisogna puntare sulla cultura d’impresa e della prevenzione perché parlare dopo che l’incidente si è consumato rischia di diventare mera retorica, è inutile. In questi anni si è ridotto il personale ispettivo, bisogna cominciare a lavorare ad una legge punitiva per le aziende che hanno incidenti sul lavoro, come funziona per le assicurazioni: diamo una patente a queste aziende, se c’è un’incuria si puniscano seriamente, ci sono gli estremi per omicidio colposo e le aziende che hanno responsabilità in incidenti mortali non dovrebbero più partecipare agli appalti pubblici, facciamo in modo che si rendano conto che quell’incidente ha un costo, non solo per il lavoratore».