di Erika Noschese
Mancano ormai poche settimane alle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale. Al voto, per l’’ultima volta, solo sindaci e consiglieri comunali della provincia di Salerno che dovranno esprimere la loro preferenza. Tra i consiglieri provinciali uscenti in cerca della riconferma Carmine Amato, espressione di Fratelli d’Italia.
Consigliere Amato, partiamo subito da un bilancio della sua attività a Palazzo Sant’Agostino. Si ritiene soddisfatto?
«In considerazione del tempo avuto e l’impegno profuso a poter contribuire a dare attenzione alle innumerevoli problematiche della nostra vasta provincia, ci porta a tener conto di una soddisfazione contenuta nel ruolo limitato in qualità di opposizione che svolgiamo. Il lavoro fatto è solo l’inizio di una più ampia attenzione che il nostro territorio merita».
Il 20 dicembre ci sarà il rinnovo del consiglio provinciale, ultime elezioni di secondo livello. Lei è tra i candidati al consiglio provinciale?
«Il dovere di candidarmi principalmente per continuare il lavoro svolto, mi porta ad essere disponibile per il mio partito Fratelli d’Italia, a prescindere dalla mia volontà a candidarmi. L’azione incisiva e costante mi ha portato a maturare una esperienza politica che è a disposizione di tutti».
Il 2024 dovrebbe essere l’anno del ritorno al voto, la parola passa nuovamente ai cittadini. Un fallimento la legge Delrio…
«Il disastro evidenziato da questa legge assurda creata ad hoc dalla sinistra non è nient’altro che il risultato di un sistema dove il popolo non ha la libertà di poter scegliere da chi farsi governare. Le province sono di fondamentale importanza per i territori. Purtroppo questa legge ha svalorizzato l’identità locale, togliendo competenze fondamentali».
Governo Meloni, cosa ne pensa di questo anno di governo?
«Finalmente l’Italia ha un governo stabile, rappresentato per la prima volta nella storia da una donna. Il suo impegno straordinario insieme a tutta la coalizione di centro destra in meno di un anno ha riportato l’Italia a riacquistare il rispetto che merita. Le scelte governative tengono conto delle risultanze finanziarie disastrose fatte dalla sinistra e dai 5 stelle negli ultimi anni».
A livello provinciale tante sono le difficoltà che caratterizzano Salerno. Scuole, strade solo per citarne alcuni. Un ente che non ha possibilità economica. Come se secondo lei bassa il problema?
«Le cause sappiamo tutti che principalmente non solo derivano dalla legge Delrio ma anche dall’incapacità progettuale, dall’assenza di un confronto per lo sviluppo dei territori ed in particolare per le scelte personalistiche di un sistema politico della sinistra di bassa trasparenza. Oggi questo sistema politico ci ha condotto ad essere una delle ultime 10 province d’Italia per la qualità della vita. Non c’è dubbio che oltre a cambiare con urgenza la legge Delrio, c’è bisogno di un immediato cambiamento politico di rappresentanza».
Secondo lei il presidente Alfieri potrebbe fare di più per essere più incisivo sul territorio?
«La gestione del Presidente Alfieri purtroppo è concentrata solo su piccole parti della nostra vasta provincia. Molti territori sono abbandonati a se stessi. Scelte come quella dell’abolizione della Polizia Provinciale sono oggetto di una visone rattristante e limitante. Non aggiungo altro mi fermo qui».
Cosa si aspetta da questa tornata elettorale?
«Non cambierà nulla fino a quando non saranno i cittadini a scegliere i propri rappresentanti autonomamente».
Regionali, favorevole o contrario al terzo mandato?
«La regione Campania ha bisogno di una grande svolta, di un cambiamento che prescinde o meno da un terzo mandato. E’ arrivato il momento che il centrodestra governi la nostra Regione».