Eboli festeggia con una lectio magistralis del famoso architetto-ingegnere Gabriele Del Mese - Le Cronache
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Eboli festeggia con una lectio magistralis del famoso architetto-ingegnere Gabriele Del Mese

Eboli festeggia con una lectio magistralis del famoso architetto-ingegnere Gabriele Del Mese

di Antonio Manzo
La partenza: Gabriele Del Mese a ottobre dei primi anni Sessanta è un giovanissimo studente, figlio di una famiglia numerosa che vive nel palazzo SingSing, casoni popolari resistiti ai bombardamenti del ’43. Insieme a coetanei del paese che è la meglio gioventù di Eboli – povera ma ricca di cervello- parte con destinazione Ivrea al centro salesiano d’Italia. Insieme a lui partono Angelo Visconti, che diventerà don Angelo, Pasquale Silenzio, Gennaro Boffa, Giulio Mazzaro. L’occasione ai giovani gliela offre un vulcanico sacerdote salesiano don Gino Patron “inventore” della pastorale giovanile nella città distrutta della guerra. Organizza le prime storiche colonie estive a Campolongo fino a numerosi e partecipati ai convegni estivi. Gabriele e i suoi amici frequentano a Ivrea a fino alle “superiori” del tempo poi tornano a casa, ognuno prende la sua strada di vita. Poi comincia il viaggio di andata e ritorno di Gabriele Del Mese che il prossimo 8 novembre festeggerà il compleanno.
Il viaggio di andata: risale al 197 quando Gabriele va prima a studiare ad ingegneria a Napoli e poi si laurea a Pavia. Un bel mattino di ottobre del 1973 Gabriele Del Mese deve partire. Viaggia in auto, lo accompagnamo il papà, Cicco, mitico ebolitano, e i due fratelli maggiori Tonino gran custode dei segreti di auto e motori e il fratello Massimo. Partono dalla nuova casa popolare del quartiere Molinello che Ciccio Del Mese ha conquistato per la famiglia numerosa. Gabriele parte. Osserva l’uscita autostradale di Eboli. Quella era nel 1973, quella è ancora oggi. E chiuso solo il vecchio gabbiotto Anas. E’ ancora aperta l’area di servizio, quella era e quella è. Allo svincolo infernale all’epoca c’è una rivendita d’auto che occupa la strada di rispetto ed ora ha fatto posto ad un capannone stile centri commerciali più raffinato. Sono le ultime immagini del diario di partenza di Ciccio papà, e i fratelli Tonino e Gabriele, A sinistra caseifici e il bar per il caffè. C’erano queste immagini d’epoca e resistono ancora sui quadri del salotto cittadino. Più giù allo svincolo la ferita urbana di quello che dove essere il nuovo ospedale, un cassone di più piani dell’incompiuta in cemento armato. C’era nel 1973. C’è oggi.
E pensare che scrivendo il diario dell’agognato diario di ritorno, uno dei più celebri ingegneri-architetti al mondo che ha posto la sua firma su prestigiose opere ingegneristiche e architettoniche dovrà trovare un posto dove scrivere ed ammazzare il tempo. E’ giunto in auto a Eboli e allo svincolo già percorso nel 1973 trova una fila chilometrica e una coda di andirivieni di mezzi pesanti. Eppure lui è l’ingegnere architetto tra i più famosi al mondo e in silenziosa pazienza deve anche collisioni con tir dell’incrocio. Perché poi, sempre lasciando all’uscita il cemento del fallito ospedale incompiuto, arriva nel centro storico dove da anni stanno cadendo a pezzi le torri del castello Colonna, come lui protestò. E fu accontentato, un ponteggio protettivo con tubi innocenti. Sta lì dal marzo 2015._
Eppure quell’uomo così modesto che sorbisce un caffè sul viale insieme agli amici è stato protagonista mondiale sial dell’architettura dell’ingegneria, l’ingegneria dell’architettura’ primo e unico ingegnere italiano ammesso alla sede londinese di ‘Ove Arup & Partners’ -società indipendente e multinazionale di ingegneri, architetti, designer, e tecnici specializzati. Gabriele Del Mese fonda nel 2000 la ‘Arup Italia’, con sede a Milano e Roma. Da allora, anche l’Italia è parte integrante di Arup -società con oltre 13.000 persone e 92 uffici ubicati in più di 40 paesi- che garantisce simultaneità d’azione su oltre 10.000 progetti, in oltre 160 paesi. Arup esercita da molti anni considerevole influenza sull’ambiente costruito, con la forza creativa di opere tra le più innovative e sostenibili mai realizzate. La fondazione Arup, senza scopo di lucro, è di proprietà di ciascuno dei suoi dipendenti; non essendo influenzata dagli interessi di proprietari ed azionisti esterni, può così operare in piena libertà valutando in modo indipendente le migliori soluzioni architettura dell’ingegneria. Il diario del viaggio di ritorno è appena agli inizi. Grazie di cuore, Gabriele. Ebolitano cervello all’estero divenuto ebolitano illustre nel 2016. Ora per l’8 novembre si spengono 84 candeline. Tutti in piazza dove il famoso architetto ingegnere tentò di far passare il senso civico nel bel Genius loci della città.