di Marta Naddei
Si chiude con una perdita di poco meno di sette milioni di euro il bilancio Asl 2013. Nella giornata di ieri, infatti, è stato approvato il consuntivo dell’Azienda sanitaria locale guidata da Antonio Squillante. Sei milioni di euro di perdite che comunque sono un risultato “positivo” se raffrontato al dato del consuntivo 2012 quando il segno meno era apposto dinanzi alla cifra di 19 milioni di euro. Dunque, nel corso di soli 12 mesi, l’Asl di Salerno avrebbe bloccato una bella emorragia economica. E lo ha fatto con una stringente politica di spending review che ha interessato particolarmente i costi della produzione, ovvero acquisti di beni e servizi sanitari.
Ad esempio, per quanto riguarda le spese per la medicina di base è stata fatta una economia per una cifra intorno ai due milioni di euro rispetto al dato 2012 e per quelle di servizi sanitari per assistenza ospedaliera ridotti di cinque milioni di euro.
Importante sforbiciata anche al costo del personale passato dai 479 milioni di euro del 2012 ai 453 milioni del 2013, con un taglio di circa 26 milioni di euro.
Ad essere solo sensibilimente ridotti sono stati i costi per le consulenze, le collaborazioni, i servizi interinali e le altre prestazioni non sanitarie, il cui costo è stato abbattuto per 604mila euro.
Al conto consuntivo dell’Asl però manca ancora la quota regionale di riparto del fondo sanitario 2013 ed ancora non sono stati definiti – dagli organi regionali – i trattamenti contabili per i pagamenti effettuati alla Soresa.
Nella delibera il direttore generale dell’Asl Antonio Squillante ed i direttori amministrativo e sanitario Anna Maria Farano e Anna Luisa Caiazzo, sottolineano come è pronta la richiesta alla Regione Campania, per la copertura della perdita d’esercizio registrata, la riprogrammazione del finanziamento a favore dell’Asl di Salerno.