Difficoltà nell’avanzamento degli scavi per la presenza di problemi nei sottoservizi - Le Cronache
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Difficoltà nell’avanzamento degli scavi per la presenza di problemi nei sottoservizi

Difficoltà nell’avanzamento degli scavi per la presenza di problemi nei sottoservizi

di Alfonso Malangone*
I lavori di riqualificazione del Corso Vittorio Emanuele, avviati a inizio Settembre dopo almeno tre anni dalla gara di appalto, non hanno mancato di regalare una ‘sorpresa’. Si è letto di difficoltà nell’avanzamento degli scavi per la presenza di problemi nei sottoservizi e nella vecchia rete fognaria. Un organo di stampa ha riferito che la condotta esistente sarebbe posizionata troppo in superficie e che una insufficiente pendenza ne avrebbe compromesso il regolare funzionamento creando addirittura delle ostruzioni in più punti. Così, mentre era stato programmato il fermo dei lavori nel corso delle festività di Fine Anno, adesso il Comune avrebbe deciso di proseguire senza perdere altro tempo, con il rischio concreto di vedere un pezzo del Corso con le luci del Natale accese sul nulla o con infernali, magari anche pericolosi, ingorghi pedonali.
Peraltro, secondo alcuni commercianti, già in questo primo mese, il restringimento del percorso avrebbe causato una diminuzione delle vendite nella misura del 60%.
In verità, l’inciampo rappresenta un evento malefico e maledetto, che coglie impreparati e suscita sgomento, proprio come una ‘sorpresa’ disgraziata. Però, quello che davvero ‘sorprende’, non è tanto la situazione sfavorevole in sé, quanto la sua rilevazione solo nel corso dei lavori, dopo preparativi durati oltre un decennio e in prosecuzione di un analogo intervento, da Piazza Vittorio Veneto a via Santi Martiri Salernitani, già concluso alcuni anni fa. Ciò premesso, è noto anche ai poco esperti che, per evitare ogni ‘sorpresa’ nella realizzazione delle opere, e per eseguirle velocemente e con cura, è necessario trasferire il disegno architettonico in un progetto dettagliato, detto ‘esecutivo’, che deve offrire una precisa descrizione tecnica di ogni particolare. Il progetto esecutivo è l’adempimento preliminare alla gara di appalto per l’affidamento del cantiere (fonte: UniMed). Ora, a leggere le notizie pubblicate, la ‘sorpresa’ sembrerebbe da attribuire proprio a carenze nella progettazione. Ovviamente non è un’accusa, ma solo una osservazione. Sta di fatto che, la fase di elaborazione di un intervento non dovrebbe giammai ignorare lo stato dei luoghi, con una particolare attenzione alle reti dei servizi pubblici, dall’acqua alla luce, dal gas alla telefonia, secondo mappe grafiche di cui ogni Ente certamente dispone. Di queste reti, per i lavori ‘in corso al Corso’, i tecnici avrebbero dovuto essere edotti. Epperò, salvo ogni errore, non sarebbe andata così visto che, a parte la presenza dei corpi illuminanti pubblici, nei grafici non sembrano segnalate le posizioni delle altre reti (fonte: grafici di progetto), che pure ci sono e che, magari, potrebbero meritare una migliore sistemazione approfittando dello scavo.
Quanto alla fognatura, la Tavola Grafica 20 – “Sezioni Trasversali” – del ‘Progetto Esecutivo’, aggiornata al Febbraio 2019 e a firma di due Geometri progettisti, di una arch. Responsabile del Coordinamento Architettonico e di altra arch. Responsabile del Procedimento, raffigura lo scavo ‘visto frontalmente’ con la disposizione delle canalette di raccolta dell’acqua piovana, dei tombini di immissione nella condotta centrale e dei pozzetti di ispezione con relativi chiusini in ghisa. Di ogni componente, descrive dimensione, posizione e sistemazione. Dall’elaborato, emerge che la condotta deve avere un diametro di 120 cm e deve essere sistemata su una “soletta esistente di appoggio tubazione in cls (nota: calcestruzzo)” posta a 190 cm di profondità. Restano 70 cm, tra tubazione e pavimentazione. E, quindi: “se i vecchi tubi sono troppo in alto, come è possibile che i nuovi possano essere posizionati sulla stessa soletta?” E, poi: “perché si è detto che ora si dovrà rifare tutta la fognatura se era previsto che dovesse essere rifatta?” Mah.
C’è un’altra cosa di cui sorprendersi. In ogni Città Europea, le condotte delle acque bianche e nere sono separate, sia per non intasare i cicli di depurazione, sia per evitare un eccessivo riempimento delle condutture, con il rischio di uno scarico dei fluidi all’esterno delle vasche di raccolta attraverso gli sfori del troppo-pieno. Quest’ultimo evento costituisce una delle cause della pessima qualità del nostro mare che, in particolari condizioni, fa concorrenza proprio alle fogne. Basta vedere le foto dell’ultima estate. E, quindi, dovendo scavare: “perché non si è pensato di posizionare una condotta separata per le acque piovane”?
La progettazione di opere importanti e costose richiede una puntuale riflessione su ogni aspetto tecnico e su ogni opportunità collaterale. Proprio per evitare ‘soprese’. Ora, si dovrà capire quanto costerà l’intervento aggiuntivo e se qualcuno pagherà i danni, come pure è previsto nel “Capitolato Speciale di Appalto”. Ma, il punto non è questo.
Tra i tanti soldi che si spendono, nonostante la condizione di squilibrio finanziario, di sicuro ce ne saranno anche per pagare le eventuali maggiori spese. Il punto è che adesso il commercio della zona centrale dovrà affrontare un periodo difficile, mentre conseguenze gravi potrebbero scaricarsi sulla qualità dell’intera Città. Stupisce che questo stia avvenendo nonostante la presenza di un Assessore tecnico, cioè esperto della materia, alla guida dei Settori Urbanistica e Lavori Pubblici. Purtroppo, può essere che la progettazione delle Grandi Opere, di cui tanto si parla, possa averne distratto l’attenzione. Ma, tanto, si sa. Se pure fra qualche anno si dovesse riaprire il Corso per fare qualche ‘aggiusto’, saranno sempre i cittadini a pagare. Del resto, l’Assessore ha detto di recente che al Cernicchiara si farà un ponte sospeso, di traverso sul vallone, e che si potrà addirittura abbattere dopo il completamento di tutte le infrastrutture previste. Quindi, milioni buttati al vento. In questa Città, davvero non mancano le occasioni per fare sorprese. Con i soldi dei cittadini.
*Ali per la Città
P.S.: le notizie sono state attinte da siti web. Si fa salvo ogni errore.