di Erika Noschese
“Scusaci se oggi siamo qui con le lacrime agli occhi, lacrime di dolore che non rendono giustizia al sorriso che regalavi tutti i giorni a chi ti stava attorno, alla gioia e alla determinazione che mettevi in ogni tuo gesto”. È la lettera che il cugino di Manuel ha letto ieri al termine della celebrazione, a nome di tutta la famiglia, tra gli applausi dei presenti. “Noi vogliamo ricordarti così: sorridente e pieno di vita, con la voglia di fare e di mettere a soqquadro il mondo, di aiutare tutti senza volere mai nulla in cambio e vogliamo ringraziarti perché con il tuo modo di essere ci hai insegnato a sognare e a credere nei sogni. Non dimenticherò mai le tue risate, i momenti trascorsi insieme, i tuoi lunghi discorsi – ha detto ancora il cugino – Conserveremo tutto questo nei nostri cuori, è lì che vivono le persone importanti ed è lì che vivrai per sempre. Ti vogliamo bene, non ti dimenticheremo mai”. Palloni bianchi e blu hanno accompagnato la bara bianca tra gli applausi degli amici. Poco prima di salutare la famiglia il sacerdote si è rivolto a loro: “Stringetevi la mano siete una famiglia bella sincera onesta. Non ci sarà mai la rassegnazione davanti ad una morte così drammatica ma c’è la consolazione che la preghiera vi aiuterà a trovare sorriso, sguardo, parole che Manuel vi ha consegnato in questi anni. A te Manuel oggi diciamo solo grazie per il tuo sorriso perché questa sera tanti tuoi amici sono qui a pregare d non lo avresti mai immaginato ma come la tua mamma ti vorranno bene oltre la morte perché più forte della morte e l’amore – ha aggiunto ancora don Antonio – Arrivederci Manuel, sorriderai e troverai un piatto pieno di gioia e di amore. Grazie Manuel arrivederci dal paradiso”. Presente anche il sindaco di Pontecagnano Faiano Lanzara che ipotizza la possibilità di dedicare un luogo fisico a Manuel ed Anna Borsa, giovane vittima di femminicidio. “È stata una giornata difficile per me e per il mio collega, il sindaco Chiola. Quando si vivono momenti così drammatici che incidono e colpiscono l’intera comunità è sempre difficile trovare le parole giuste, purtroppo è stata l’ennesima brutta tragedia che ha coinvolto un giovane e vedere qui tanti ragazzi è davvero un peccato. Ripeto quanto detto dal parroco: i giovani devono ritrovare la voglia di vivere, l’entusiasmo, la passione necessaria per costruire una comunità forte – ha detto il primo cittadino – Sicuramente penseremo ad un luogo fisico dedicato a loro ma credo che la testimonianza più forte sia il ricordo degli amici. I luoghi fisici sono importanti, necessari ma è sicuramente importante il ricordo che ognuno di noi porta con sè”.