di Erika Noschese
C’eravamo tanto amati. Si potrebbe prendere in prestito il titolo del film diretto da Ettore Scola e interpretato da Vittorio Gassman per raccontare l’idillio amoroso tra il Comune di Salerno, e per meglio dire il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, e David Alan Chipperfield finito nel più brusco dei modi per questioni economiche. Di fatti, nei giorni scorsi la Giunta Comunale ha approvato l’accordo transattivo tra lo stesso Comune e l’architetto David Alan Chipperfield, unico titolare della Società di diritto inglese David Chipperfield Architects Ltd per la definizione agevolata per il pagamento dell’Iva. In sostanza, nel mese di luglio 1999 il Comune di Salerno, a seguito di procedura ad evidenza pubblica, conferiva al Prof. David Alan Chipperfield, unico titolare della Società di diritto inglese David Chipperfield Architects Ltd, l’incarico per la progettazione del nuovo Palazzo di Giustizia altrimenti denominato ”Cittadella giudiziaria” attraverso una apposita convenzione con cui si stabiliva che “Il compenso delle prestazioni per la progettazione non è soggetto ad IVA ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. n. 633/72 in quanto prestazioni eseguite all’estero e non è soggetto alla ritenuta d’acconto essendo soggetto alla normativa fiscale in vigore nel Regno Unito”. Ed è qui che sorge il problema: alla stregua di tale previsione, venivano emesse – nel periodo compreso tra il 9 novembre 1999 ed il 29 luglio 2002 – tredici fatture per il saldo degli onorari dovuti, senza applicazione dell’IVA e della ritenuta; nel periodo compreso tra il 28 Gennaio 2008 ed il 5 maggio 2008, l’Agenzia delle Entrate – Ufficio di Salerno 1 (oggi Direzione Provinciale di Salerno, di seguito anche “l’Ufficio”) notificava al Prof. Chipperfield, in relazione agli anni dal 1999 al 2003, gli avvisi di accertamento Ivapari a € 82.114,06 e pari a € 2.582,00) , attraverso i quali contestava che le prestazioni eseguite in forza della Convenzione dovessero considerarsi effettuate in Italia contestando così al famoso archistar l’omesso versamento di Iva. In particolare, gli importi originariamente accertati dall’Agenzia delle Entrate sono: Iva per gli anni tra il 1999 e il 2003 pari a 819.598,88 euro; sanzioni amministrative per o 983.518,65 euro; interessi accertati dalle annualità di riferimento al 2008 per 150.113,64 euro. In caso di definitiva conferma dei predetti avvisi di accertamento, sarebbe dovuto dal Prof. David Alan Chipperfield l’importo di Euro 1.953.231,17 cui dovrebbero aggiungersi gli ulteriori interessi dovuti dal 2009 alla data dell’eventuale pagamento per un totale ad oggi di circa 2,3 milioni di euro ma Chipperfield si è opposto agli avvisi di accertamento o dinanzi alla competente giurisdizione tributaria, ma la Commissione Tributaria Provinciale (CTP) con sentenza del 2009 ha respinto le opposizioni. Chipperfield si è opposto nuovamente insistendo per la partecipazione al giudizio anche del Comune di Salerno. La Commissione Tributaria Regionale ha accolto l’Appello rimettendo le parti dinanzi alla Ctp per consentire l’integrazione del contraddittorio nei confronti dell’Ente civico ma, una volta impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione dall’Agenzia delle Entrate, il Comune è stato ritenuto estraneo ai fatti così come stabilito poi dalla Suprema Corte.
Parallelamente, Chipperfield aveva impugnato anche le cartelle esattoriali emesse sulla scorta degli avvisi di accertamento, in tal caso coinvolgendo il Comune di Salerno che si è però opposto dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale che ha respinto le opposizioni del prof. Chipperfield che, di conseguenza, ha fatto ricorso alla Commissione Tributaria Regionale. Il Comune di Salerno non ha finora mai riversato l’imposta richiesta al Prof. David Alan Chipperfield dall’AE con gli avvisi di accertamento ma l’architetto ha diritto a rivalersi in caso di soccombenza e, a tal fine, provvedeva alla messa in mora e a interrompere i termini di prescrizione considerata la possibilità di agire giudizialmente in rivalsa verso il Comune per legge. La legge attualmente in vigore consente la possibilità di definire le controversie – attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte l’Agenzia delle Entrate – pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello innanzi alla Corte di Cassazione, anche a seguito di rinvio, a domanda del soggetto che ha proposto l’atto introduttivo del giudizio o di chi vi è subentrato o ne ha la legittimazione, con il pagamento di un importo pari al valore della controversia. L’architetto David Alan Chipperfield ha dunque presentato una bozza di accordo tra il professionista e il Comune di Salerno, nella quale è esplicita la volontà del Prof. David Alan Chipperfield di avvalersi della definizione agevolata delle liti pendenti che implicherà il pagamento in misura integrale della sola imposta Iva. Dunque, stando allo schema approvato Comune di Salerno si impegna a restituire integralmente al Prof. David Alan Chipperfield la somma di 819.598,88 euro entro il termine massimo del 31 dicembre 2025,