L’Orchestra Filarmonica Campana andrà via dalla città di Pagani - Le Cronache
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L’Orchestra Filarmonica Campana andrà via dalla città di Pagani

L’Orchestra Filarmonica Campana andrà via dalla città di Pagani

Di Marco Visconti
L’Orchestra Filarmonica Campana andrà via dalla città di Pagani perché non ha avuto alcun affiancamento da parte del Comune di Pagani, più in particolare da parte del settore cultura. Giulio Marazia, direttore artistico e fondatore dell’Orchestra, spiega il motivo.
Qual è il motivo per il quale l’Orchestra Filarmonica Campana andrà via da Pagani?
«Andrà via perché l’amministrazione negli ultimi tempi ha prestato poca attenzione al nostro progetto. Andiamo via dopo tanti anni di onorato servizio e con ciò si intende di aver formato un’entità orchestrale, che ha operato per tanti anni nei termini di stagioni di concerto, concerti con le scuole, formazione, lavoro, economia per il territorio in quanto, grazie ai nostri eventi, hanno beneficiato le attività commerciali del posto. Va inoltre ricordato il prestigio artistico che abbiamo donato alla città di Sant’Alfonso, abbiamo fatto venire artisti nazionali e internazionali. Abbiamo ottenuto inoltre il sostegno del ministero della Cultura. Nonostante tutto ciò, noi non abbiamo avuto un affiancamento da parte delle istituzioni, per “affiancamento“ non faccio riferimento al discorso economico, ma faccio riferimento a una questione di affiancamento istituzionale nel venir incontro alle nostre esigenze, mi riferisco al fatto di avere una sede. Purtroppo l’Orchestra non ha una sede, ed è costretta a cambiare ogni volta posto, quando poi abbiamo diversi spazi per ospitarla. Lo strappo col Comune si consuma nel non darci patrocinio morale senza motivare questa scelta. Questo ha creato un precedente storico importante, perché noi dopo 10 anni abbiamo ricevuto un patrocinio morale sia durante l’amministrazione di Alberico Gambino sia durante l’amministrazione di Salvatore Bottone. Ci è stato negato il patrocinio senza capirne il motivo, nonostante abbiamo richiesto, per mezzo Pec, tavoli di confronto sulla cultura e spiegazioni sul fatto che alcune associazioni abbiano in comodato d’uso gratuito l’Auditorium “Sant’Alfonso Maria de Liguori“, nonostante l’Orchestra, negli anni 2021-2022, ha dovuto elargire circa 5mila euro di noleggio. L’associazione nostra è senza scopo di lucro. Loro mi diranno (amministrazione NdR) tu metti il biglietto, questo mi serve per sovvenzionare l’orchestra, perché i fondi che mi dà il ministero non copre tutti i costi. Le nostre entrate per la nostra associazione sono il 5×1000 e il biglietto. Il progetto sta crescendo e quindi c’è bisogno di un cambio di rotta».
Quando vi trasferirete?
«Ci trasferiremo altrove dal mese di ottobre. Oltre alla stagione orchestrale, avvieremo una serie di percorsi educativi e di formazione che avranno come finalità di formare i giovani, di combattere la fragilità sociale e la dispersione scolastica».
Com’è possibile che alcuni gruppi associativi abbiano avuto delle sedi e voi, invece, non avete avuto alcuna sede a riguardo?
«Ho provato a chiedere a Valentina Oliva quale assessore con delega alla Cultura di quali fossero i criteri di assegnazione di comodato d’uso gratuito delle sale dell’Auditorium “Sant’Alfonso Maria de Liguori“ e delle strutture adiacenti, non mi è stata data una risposta chiara, mi ha detto di chiedere agli uffici, è una risposta latente perché la linea politica la definisce la politica; mentre l’ufficio esegue ciò che viene detto dalla linea politica. Non capendo i criteri, non so rispondere a questa domanda. Non so se ci sia una commissione cultura, se ci siano i requisiti per accedere a queste cose. Noi siamo iscritti al Runts, siamo un ente del Terzo settore certificato dallo Stato, siamo un’associazione con personalità giuridica, abbiamo uno statuto chiaro e preciso, mi chiedo a malincuore perché la città di Pagani debba perdere questa associazione».
Ha detto prima che ha fatto richiesta del motivo per il quale non vi è stato dato il patrocinio. A chi ha inviato le Pec?
«Al sindaco Raffaele Maria De Prisco e all’allora vicesindaco Valentina Oliva. Sono state mandate 2 Pec per il patrocinio, ma non abbiamo ricevuto risposta».
Si è sacrificato tanto per questo territorio e più in generale si è sacrificata la sua Orchestra, cos’è per lei Pagani?
«Pagani mi ha dato le origini, quindi da parte mia c’è stato l’impegno civile di valorizzare la mia città».