di Erika Noschese
La Regione Campania punta sulle start up e, come nel caso della Cti Foodtech vince a mani basse. È stata presentata ieri mattina, presso la sede di Confindustria Salerno il progetto “Strater” (Strawberry Stem Remover), innovativo sistema di lavorazione delle fragole. Cti Foodtech è oggi un’azienda leader a livello internazionale nella produzione di macchinari per la lavorazione della frutta con oltre 150 brevetti depositati in oltre 20 Paesi del mondo. Si tratta, nello specifico, di un innovativo sistema di lavorazione delle fragole in grado di rispondere alle esigenze dei produttori di frutta lavorata e conservata, in un settore in cui il 75-80% della trasformazione dei frutti avviene ancora manualmente. Il progetto “Strater” mira alla realizzazione di un nuovo modello di macchinario per la lavorazione delle fragole che consenta al sistema, grazie ad una nuova ed ottimizzata tecnologia di visione, di incrementare la produzione di frutti tagliati, ridurre gli scarti e, nel complesso, aumentare la velocità di lavorazione della macchina. Lo scopo del progetto è, dunque, sviluppare un sistema di manipolazione e taglio intelligente delle fragole supportato da un sistema di visione artificiale applicato al riconoscimento della posizione del picciolo del frutto. Attualmente, non esiste un sistema che consenta automaticamente di individuare e posizionare le fragole in un processo industriale (operazione interamente delegata alla manodopera). Per far comprendere la portata del progetto basti pensare che il 95% dei frutti mal orientati viene letto dal sistema di visione “riciclato” nel processo della macchina, con una capacità produttiva di circa 280 frutti al minuto. La conferenza stampa e il seminario di disseminazione dei risultati ha visto la partecipazione di: Alessandro Crescenzo, Responsabile Team R&D Cti Foodtech, che ha presentato l’azienda, il contesto di riferimento e la struttura di R&D della Cti Foodtech; Biagio Crescenzo, Ceo di Cti Foodtech e Responsabile del Progetto “Strater”, che ha descritto il progetto, lo stato dell’arte in cui si inserisce, gli obiettivi e i risultati raggiunti, sia in termini produttivi sia rispetto alle tematiche della sostenibilità, Antonio Pietrosanto, Professore Ordinario del Dipartimento di Ingegneria Industriale/Diin dell’Università di Salerno e Responsabile delle Prestazioni del Diin nel Progetto Strater. Conclusioni a cura di Valeria Fascione, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania. Il seminario di diffusione dei risultati del Progetto Strater si è tenuto nell’ambito dell’Avviso Pubblico per il Sostegno alle Mpmi Campane della Realizzazione dei Progetti di Trasferimento Tecnologico e Industrializzazione Asse Prioritario 3 – Obiettivo Specifico 3.1 Azione 3.1.1.
«L’anno scorso la Regione Campania ha lanciato questo importante bando da ben 100 milioni, dedicati alle Pmi che volevano sostenere processi di industrializzazione e di messa sul mercato di prodotti innovativi – ha detto l’Assessore Fascione – In meno di due mesi sono stati assegnati fondi a circa 120 imprese. L’agritech è un settore importante che contribuisce in maniera sensibile alle esportazioni. A Cti va il plauso per una propensione all’innovazione, all’internazionalizzazione, alla sostenibilità e alle competenze e alla valorizzazione dei giovani talenti del nostro territorio. Oggi abbiamo raccontato una bella storia di innovazione frutto di una visione e di un approccio che mette in rete Istituzioni, azienda e università». «Strater nasce per rispondere a un’esigenza del mercato e da un confronto con i nostri clienti internazionali – ha affermato Biagio Crescenzo – Abbiamo lavorato al progetto, in sinergia con il Professore Pietrosanto del Diin dell’Università degli Studi di Salerno, con l’obiettivo di sviluppare una tecnologia in grado di perfezionare ed efficientare la lavorazione delle fragole attraverso un processo automatizzato, nonostante le numerose difficoltà tra cui l’irregolarità del frutto. Un ringraziamento all’Assessore Fascione per l’attenzione al nostro progetto e per la presenza all’incontro di disseminazione». «Innovare per Cti è un aspetto fondamentale – ha dichiarato Alessandro Crescenzo – Abbiamo già depositato il brevetto di tale macchina, ultimo di oltre 150 brevetti depositati in tutto il mondo, a dimostrazione di un ampio valore che l’azienda dà al reparto Ricerca e Sviluppo. Sebbene Cti abbia un fatturato che proviene per il 98% dall’estero, dimostra anche come sia possibile creare impresa rimanendo in Campania. Un messaggio a tutti i giovani talenti del nostro territorio che, in un mondo sempre più connesso, possono affermarsi anche a poca distanza da casa». «La Regione Campania sta investendo molto in questi anni, con il lancio di numerosi bandi, per incentivare le collaborazioni tra pubblico e privato – ha dichiarato il professor Pietrosanto – Il progetto Strater è un esempio evidente di come possano coesistere due realtà: quella imprenditoriale come Cti Foodtech e quella pubblica con l’Università degli Studi di Salerno, in particolare il Dipartimento d’Ingegneria Industriale». Numerosi i clienti internazionali di Cti Foodtech che hanno seguito a distanza il seminario, prestando grande attenzione alla nuova tecnologia realizzata dall’azienda, da sempre esempio a livello nazionale e internazionale di Pmi smart e orientata alla ricerca e allo sviluppo.