Superata, ormai stabilmente, la soglia del 70% di raccolta differenziata, Salerno Pulita ha individuato come prossimo obiettivo da raggiungere il miglioramento della qualità. Nelle singole frazioni di rifiuti raccolte separatamente ci sono, infatti, ancora “impurità” che si possono ridurre e tentare di eliminare del tutto, raggiungendo così il massimo possibile della qualità.
Ciò consentirebbe di ridurre i costi di trattamento e di aumentare i ricavi dei ristori che i Consorzi di filiera attribuiscono ai Comuni per la cessione al sistema delle industrie del riciclo delle cosiddette “materie prime seconde”.
GLI ERRORI DA NON FARE.
Dunque, per raggiungere questo nuovo obiettivo bisogna ridurre quanto più è possibile gli errori di conferimento. In pratica evitare di fare sbagli quando si separano i rifiuti, sia in casa che nelle utenze non domestiche. Di seguito, l’elenco degli errori più frequenti da evitare.
I brick del latte, dei succhi di frutta, del vino ecc. non vanno messi nel sacchetto della carta, ma nella busta della plastica. Molte persone, a volte indotte in errore anche dalle indicazioni stampate sulla confezione, mettono continuano a mettere il brick nella carta. A ben vedere il contenitore del latte, dei succhi di fratte ecc, è fatto da più materiali non solo dal cartoncino e per questo motivo a Salerno bisogna conferirli insieme alla plastica.
Il piatto e la tazzina rotti assolutamente non vanno insieme al vetro. Purtroppo, nonostante sui bidoni carrellati e sui mastelli consegnati agli utenti ci sia un adesivo che dice chiaramente di non farlo, ci sono ancora alcuni salernitani che inseriscono insieme al vetro pure tazzine e piatti rotti. Questi oggetti non vanno nel vetro ma nel non differenziabile.
Lo stesso discorso vale anche per specchi, lastre e oggetti di cristallo. Assolutamente non vanno nel vetro ma bisogna portarli al Centro di raccolta comunale Arechi (quello di Fratte non effettua questo servizio). Un oggetto di cristallo mischiato al vetro rovina letteralmente l’intero carico.
Un altro errore molto frequente riguarda le vaschette di plastica e di alluminio unte. Molti pensano che siccome sono sporche vanno messe nel non differenziabile. E sbagliano. Le vaschette unte, sia di plastica che in alluminio, vanno nella busta della plastica. Bisogna avere solo l’accortezza di togliere eventuali resti di cibo.
Un dubbio amletico assale un po’ tutti quando mangiamo la pizza: il cartone dove lo metto? Il cartone unto della pizza non va nel non differenziabile, ma nell’organico. Se, invece, non si è sporcato va conferito nel sacchetto della carta.
Anche i fazzolettini e tovaglioli sporchi non vanno nel non differenziabile ma nell’organico, perché essendo sottili si decompongono e dunque possono essere trasformati in compost, cioè in concime per il terreno.
Un altro dubbio molto frequente riguarda il polistirolo. Si tratta di un materiale che viene adoperato come imballaggio e dunque va nel sacchetto del cosiddetto multimateriale, assieme alla plastica, alle lattine di alluminio, ai barattoli metallici delle conserve alimentari, ai brick del latte e dei succhi di frutta. Assolutamente il polistirolo non bisogna metterlo nella busta del non differenziabile.
Non solo tazzine e piatti rotti, purtroppo nel bidone carrellato del vetro finiscono anche i tappi di bottiglie e barattoli e le buste di plastica utilizzate per trasportare il vetro dalla propria abitazione al bidone carrellato davanti al portone. Prestiamo un po’ di attenzione: non inguaiamo la raccolta del vetro, togliamo i tappi (quelli di sughero vanno nell’organico, mentre quelli di plastica e di metallo vanno nella busta della plastica). E per portare il vetro nel bidone davanti al portone del palazzo usiamo borse riutilizzabili e non buste di plastica.
E a proposito di buste di plastica, ce ne sono di due tipi: quelle di plastica e quelle di bioplastica compostabile (queste ultime sono quelle che danno le cassiere del supermercato, al costo di 10 centesimi, al momento di pagare la spesa).
Utilizzate le prime, quelle di plastica, per metterci dentro il non differenziabile oppure anche la plastica e le lattine; quelle di bioplastica compostabile, invece, vanno riutilizzate solo per metterci l’organico. E se si rompono, quelle di plastica vanno buttate nella plastica e quelle di bioplastica compostabile nell’organico.
Un altro errore che si continua a commettere, nonostante siano stati installati bidoni carrellati specifici in diversi uffici comunali aperti al pubblico (utilizzabili da tutti) e nella quasi totalità delle scuole cittadine (utilizzabili solo dalla popolazione scolastica), riguarda i piccoli apparecchi elettrici ed elettronici (piccoli Raee). Questi oggetti non vanno messi nella busta del non differenziabile ma nei contenitori specifici per i piccoli Raee, oppure portati nei Centri di raccolta mobile che Salerno Pulita allestisce nei vari quartieri, o nei centri di Raccolta comunale Fratte e Arechi.
Infine, le scarpe: non vanno nella busta del non differenziabile ma conferite con i tessili (la raccolta porta a porta viene effettuata una volta a settimana).