Napoli, eccellente comparsa che sa evitarsi il peggio e che non disturba il manovratore - Le Cronache
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Napoli, eccellente comparsa che sa evitarsi il peggio e che non disturba il manovratore

Napoli, eccellente comparsa che sa evitarsi il peggio e che non disturba il manovratore

di Salvatore Memoli
Si parla spesso di cafoni ma in realtà bisognerebbe parlare di coloro che hanno un disturbo istrionico di personalità, che si mettono in evidenza e che non lasciano spazi agli altri. A Salerno sappiamo tutti di chi stiamo parlando. Di chi ha un disturbo compulsivo di primazia su tutto quello che respira nel suo regno, nel suo orticello politico che è la città. Ci ha provato tante volte a lasciarla, a delegarla a suoi fedelissimi. Qualche volta non gli è andata bene perché il proconsole si è preso i suoi spazi ed ha deciso in autonomia. Ora a ripetizione ci riprova a condizionare tutto ma il Sindaco eletto é persona che conta fino a dieci, che se n’é fatta una ragione del suo ruolo di delegato e, forse, in cuor suo ripete come ebbe a dire Malgioglio, ” ridete pure di me, io rido il lunedì quando controllo il mio saldo in banca!”
Enzo Napoli era la prima linea politica del Partito Socialista degli anni ´80 e ´90, non era secondo agli altri, in più aveva competenze urbanistiche che lo ponevano tra le eccellenze degli amministratori. Oggi é un’eccellente comparsa che sa evitarsi il peggio e che non disturba il manovratore. Egli é consapevole che ogni sgarbo, limitazione, oscuramento di Vincenzo De Luca gli sarebbe fatale. Ha costantemente puntato contro di sé le armi cariche di tutti i fedelissimi piazzati a guardia del giardino fiorito del quale non deve sfuggire niente!
Riesco a provare tenera solidarietà per il sindaco eletto dal popolo anestetizzato! Sinceramente avverto tutto il disagio possibile quando a parlare del Crescent é la persona -sola- responsabile di tutta l’arroganza di un progetto che ha stravolto la città.
Per ora ci accontentiamo di sentire che questa piazza compete (e supera) con Piazza San Pietro. Ci basta sapere che San Pietro ha il Papa, piazza della libertà ” la luce, il mare e Dio”. Chiaro che Dio conta più del Papa e che nella testa di qualcuno se sta a Salerno non può stare a piazza San Pietro e, quindi, col Papa!
Ecco stabilita l’equazione!
Fino a quando le idiozie faranno parte del corredo culturale dei salernitani che continuano ad ascoltare str… senza reagire?! Non é possibile che quella vasta platea di intellettuali, professionisti, great personalities della mia Salerno stiano tutte in silenzio. Che c’é di così importante dietro questo silenzio? La storia parlerà!
Non si può lasciare tutte le critiche al sistema ai Figli delle chiancarelle mentre gli altri si nascondono dietro le serrande socchiuse a sbirciare!
Non stimo De Luca in particolare per due scelte che sono l’antitesi della sua storia politica: la scelta di fare strada in politica ai figli e l’idea di essere il padrone di Salerno.
Qui c’é tutta l’alterazione del ruolo che diventa altro, pericolosamente altro.
Scegliendo il figlio ha chiuso la strada democratica a tanti altri amici che avrebbero avuto le carte in regola! Sentendosi il padrone di Salerno si avvia verso una deriva psicologica che uccide la sana politica.
Si svegli qualcuno assennato e gli dica a voce alta che con i soldi pubblici non può costruire il suo mausoleo.
Se ne faccia una ragione e cerchi un amico vero che lo riporti con i piedi per terra.
Ben altri Sindaci hanno servito Salerno con dedizione ed hanno accettato di lasciare in punta di piedi il loro ruolo, lasciando buon nome e rimpianti.
La memoria non ha bisogno di un mausoleo, la memoria ricorda ciò che le emozioni non permettono di dimenticare.
Se non dimenticare vuol dire apprezzare semplicemente e democraticamente.