di Erika Noschese
24 maggio 1999: è il titolo del cortometraggio prodotto dal regista Fernando Inglese, con la sua casa di produzione indipendente per ricordare Vincenzo Lioi (15 anni), Ciro Alfieri (16 anni), Giuseppe Diodato e Simone Vitale (entrambi 23 anni), i quattro giovani salernitani che hanno perso la vita in quella che è stata la tragedia della Galleria di Santa Lucia. Un cortometraggio scritto il 10 maggio 2021 quando la Salernitana ha conquistato la serie A. «Già da tempo avevo intenzione di produrre questo cortometraggio, è nato così il soggetto e la sceneggiatura: ho immaginato il viaggio di questi ragazzi all’interno del treno con un susseguirsi di stati emozionali che si vivono all’interno del convoglio e che culmina con la tragedia che ha portato alla morte i quattro ragazzi – ha spiegato il produttore Fernando Inglese – Nel film enfatizzo le quattro figure, la storia è costruita attorno alla figura del personaggio che fin da subito mi ha colpito: Simone Vitale, giovane che ha cercato di salvare altre vita ma lui non ce l’ha fatta». Nel film, ha anticipato Inglese, si interfaccia la figura di Simone con quella degli altri tre ragazzi che diventano poi un solo protagonista. La trama narra infatti il viaggio in treno di Simone, al telefono con un amico che non è riuscito a partire e durante il viaggio si sentono spesso proprio per raccontare la partita e quanto stava poi accadendo. «Io dedico questo film alla memoria di questi ragazzi e alle loro famiglie, mi auguro che si rifletta su quanto accaduto per far sì che questo possa non accadere mai più», ha aggiunto Inglese. La serata di presentazione al pubblico è in programma al Teatro Augusteo giovedì 25 maggio alle ore 18:30. Un’occasione resa possibile grazie al sostegno della vice sindaco Paky Memoli. «Parliamo di ricordi tristi che appartengono a tutti i cittadini salernitani perché su quel treno c’erano nostri amici, nostri fratelli, nostri padri e abbiamo voluto, con questo cortometraggio, raccontare per non dimenticare quanto accaduto affinchè anche le nuove generazioni possano ricordare quel giorno, capire l’importanza del calcio – ha dichiarato la vice sindaco Memoli – La violenza va evitata, i ragazzi vanno educati ad uno sport sano e anche attraverso questi racconti si riesce a trasmettere loro l’importanza di sapersi divertire all’interno di uno stadio senza la necessità di usare violenza, con il rischio di far male e farsi male». Alla presentazione del cortometraggio saranno presenti l’amministratore delegato della Salernitana Maurizio Milan e Antonella Liardi, madre di Ciro Esposito, tifoso ucciso prima della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli. La Curva Sud donerà una targa, un modo per celebrare il rispetto tra le tifoserie della Salernitana e quella del Napoli. Inoltre, i giovani dell’Istituto Superiore Alfano I, diretto dalla preside Elisabetta Barone, eseguiranno l’inno della Salernitana “L’unica stella”.